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Caldo, deserto e magico. Ecco l’outback australiano

Se parliamo di paesaggi sicuramente al mondo ce ne sono pochi allo stesso tempo belli e inquietanti al pari dell’outback australiano. Distante come atmosfera tanto dal frenetico via vai delle metropoli del sud, Sydney e Melbourne, quanto dalla lentezza delle città del nord, l’outback è un posto che va sperimentato di persona per poter essere compreso a fondo. Tuttavia cercheremo di fare del nostro meglio per provare a trasmettervi con le parole l’essenza di questo luogo.

Pensate a un posto caldo

Lassù nel cielo che sovrasta l’outback il sole è una palla di fuoco che punisce la terra con le sferzate dei suoi raggi. Ogni cosa è bollente e la terra sembra cuocersi come se fosse in una pentola sui fornelli. Se lo si percorre in macchina, si guida lungo una strada di asfalto fuso che fa assomigliare la traversata più al guado di un fiume che non a un percorso terrestre. La luce brillante del sole tira brutti scherzi agli occhi assetati creando immagini sfuggenti e ingannevoli lungo il percorso. Su entrambi i lati della strada rovente, tra le chiazze di verde che intervallano di tanto intanto il color ocra, il bestiame se ne va alla ricerca di cibo alimentandosi con l’insolitamente nutriente erba che spunta qua e là. Le ben visibili ossa delle casse toraciche degli animali sembrano stuzzicadenti appiccicati su entranbi i lati di pelle dei loro corpi.

Pensate a un posto secco

Riuscite a immaginare un posto nel quale per la maggior parte dell’anno è difficile comprendere come qualunque cosa possa sopravvivere? La sola erba, a chiazze e molto resistente, che riesce a crescere su quel suolo rosso e roccioso è tagliente come la lama di una lancia; gli alberi si lanciano disperatamente verso il cielo mentre al di sotto del suolo polveroso le loro radici si spingono sempre più in giù in una vana ricerca di acqua. Tuttavia in un posto simile la vita esiste e resiste: durante la stagione delle piogge il suolo si riempie fino a scoppiare e quando l’acqua diventa incontenibile inonda la terra trasformandola in uno specchio d’acqua; così aride pianure diventano piane alluvionali e le strade spariscono al di sotto di riflessi argentei.

Pensate a un posto vuoto

Nell’outback i centri abitati non sono altro che brevi strade costeggiate da qualche casa, dotati fors, di una stazione di servizio e di un caffè. In questi luoghi vive gente tosta, proprio come il terreno che la circonda, perlopiù si tratta di minatori e contadini che lavorano duro per sopravvivere. Passerete attraverso queste città prima ancora di rendervene conto e, quando vorrete tornare indietro, vi accorgerete che ne avete perso le tracce per via della distanza percorsa. Lungo la via sicuramente incontrerete altre autovetture ma potrebbe capitarvi di dover camminare per ore prima di incontrare un altro essere umano. Nel mezzo non c’è nessun altro che voi, le vostre ruote e l’orizzonte che non aspetta altro che di essere raggiunto.

Pensate a un posto meraviglioso

Di sicuro l’outback è una bellezza selvaggia ma non per questo meno affascinante. Sarà per via del suolo scarlatto che fa sembrare tutto il paesaggio come se fosse vivo e in grado di respirare; sarà per gli alberi forti e robusti che continuano a protendersi verso il cielo pur essendo stati sferzati dal caldo e dai fulmini; sarà per le nuvole che occupano tutto il cielo rendendolo simile a una tela piena di schizzi di pittura; sarà forse per il sentimento unico che un posto del genere è in grado di generare: come se ognuno fosse il primo a scorgere qualcosa in quei luoghi selvatici, come se ognuno potesse lasciare un segno in un luogo ed essere il solo detentore di un simile segreto, come se non ci fosse nient’altro oltre ai caldi respiri del momento. Questa è l’Australia. Questo è l’outback. Visitatelo quanto prima.

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