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Come trattare i colleghi difficili

Oggi voglio parlarti di come trattare i colleghi difficili, provando a catalogarli in 5 categorie, fammi sapere nei commenti se dimentico qualche altra tipologia. Qualche anno fa stavo letteralmente impazzendo in ufficio e ogni giorno di piú avevo una sensazione d’ansia tipica di chi sta per avere un crollo di nervi, menomale poi che ho letto “Colleghi impossibili” costa poco ma non sottovalutarlo perché  a livello personale ti porterá un beneficio inestimabile.

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Amate il vostro lavoro ma non riuscite proprio a sopportare i vostri colleghi? Siete terrorizzati all’idea di incontrare Tizio perché sapete che non appena vi vedrà attaccherà a parlarvi dei suoi problemi personali proprio mentre voi volete lavorare? E che dire di Tizia che non fa altro che spettegolare su chiunque si trovi in ufficio, avete mai cercato di evitarla? E Caio e Sempronio che non fanno altro che maltrattare tutti in ufficio con i loro insulti e il loro comportamento infantile, odiate imbattervi anche in loro? Se avete risposto di si anche a una sola tra queste domande allora dobbiamo farvi le nostre congratulazioni: complimenti! Anche voi vi trovate a operare in un normalissimo ambiente di lavoro.

Sfortunatamente è molto difficile sfuggire alla possibilità di avere simili colleghi, a meno che voi non lavoriate a casa o non abbiate l’immensa fortuna di lavorare con persone che la pensano come voi. Dal momento che non potete cambiare gli altri, almeno nella misura in cui vorreste farlo, dovete trovare un modo adulto e non violento di relazionarvi coi colleghi fastidiosi se volete portare a termine il vostro lavoro in un ambiente meno stressante. Passiamo ora ad esaminare alcuni tipi di colleghi che potrebbero risultare particolarmente difficili da trattare e proviamo a vedere come gestirli.

1. Se il vostro collega è sgarbato

Lo sgarbato è quel collega brusco, sempre arrabbiato e che prova a farvi sentire a disagio ogni volta che se ne presenta l’occasione. Probabilmente cercherà di farvi sentire insignificante, stupido o di umiliarvi in ogni maniera possibile. Ogni volta che vi congedate da un simile collega vi sentite peggio di come stavate quando lo avete incontrato. In genere queste persone occupano una posizione più elevata della vostra oppure semplicemente credono di essere migliori di voi. D’altra parte non si permetterebbero mai di comportarsi in maniera scorbutica con il capo o con qualcuno che potrebbe loro costare il posto di lavoro. I colleghi sgarbati potrebbero esercitare la loro tirannia in maniera subdola e silente, magari tormentandovi sottovoce o mentre intorno a voi non è presente nessun altro. Ecco le cose più frequenti che fa un collega sgarbato:

–       insulta voi, le vostre conoscenze e il vostro livello di competenza;

–       invade in maniera considerevole il vostro spazio;

–       cerca di intimidirvi;

–       vi manda email scortesi e accusatorie;

–       vi interrompe quando siete al telefono o siete occupati in qualunque altra maniera;

–       vi lancia occhiatacce;

–       vi ignora come se non contaste nulla;

–       vi accusa anche se non avete niente a che fare con la questione in gioco.

Questo è probabilmente uno dei più terribili tipi di collega che possono capitare, specie se si tratta del vostro capo; non solo perché è spiacevole incontrarli ma perché ce la mettono tutta a farvi sentire uno schifo.

Come trattare i colleghi sgarbati

Tanto per cominciare non abbassatevi al loro livello. Queste persone non sono affatto felici. Nessuno può essere felice e allo stesso tempo trattare gli altri come se fossero spazzatura. Quindi non scendendo al loro livello vi occupate della vostra felicità. In secondo luogo pensate che niente di quello che direte potrà mai cambiarli. Affinché aprano gli occhi, l’unica cosa utile è un’esperienza di vita che possa indurli a capire che significa trattare gli altri le persone con rispetto. Se direte loro che sono dei rompiscatole probabilmente vi guadagnerete il loro rispetto ma non è improbabile che dopo comincino a trattarvi ancora peggio. In fin dei conti quello che possiamo suggerirvi è di cominciare a guardarli sotto un’altra ottica. Mettiamo il caso che incontriate proprio in questo momento il vostro collega scorbutico. Invece di considerarlo come qualcuno meschino e odioso, provate a immaginare tutte le cose che devono accadergli (o, perché no, accaderle) giornalmente per renderlo così miserabile. Per esempio:

–       ogni mattina si sveglia e detesta il proprio aspetto;

–       la su (il suo) coniuge lo tratta malamente;

–       la giornata che si prospetta loro davanti è carica d stress;

–       hanno appena perso un genitore, un fratello, un amico;

–       raramente si sentono felici durante la giornata anche se si sforzano di apparire tali costantemente;

–       hanno una malattia di cui siete all’oscuro;

–       qualcuno sta abusando di loro;

–       sono insicuri.

Una volta che avrete cominciato a vedere queste persone come gente che ha una vita meno fortunata della vostra, allora potrete provare a cambiare le emozioni che provate nei confronti di questi individui e a ringraziare per la vostra vita.

2. Se il vostro collega è egocentrico

Questo collega vive sulla sua isola felice dove, pensa, tutto gira intorno a lui. Le sue principali preoccupazioni riguardano la sua felicità, la sua voce, la sua salute e il suo successo e non tiene mai nessun altro in considerazione. Ecco alcune tipiche cose che potrebbe fare un collega egocentrico:

–       parlare a voce molto alta mentre voi state cercando di concentrarvi;

–       interrompervi mentre parlate;

–       prendere l’ultima ciambella pur sapendo che voi la state cercando;

–       sedersi in un posto che avete già sistemato per voi;

–       fare la pipì sul bordo della tazza (scusate, dovevamo dirlo!)

–       sbattervi la porta in faccia;

–       tagliarvi la strada mentre camminate;

–       non riempire la bottiglia d’acqua dopo averne consumato l’ultimo goccio.

Queste sono solo alcune delle cose che un collega egocentrico potrebbe fare ma la lista sarebbe ancora molto lunga. Tuttavia quello che conta sapere è che il collega egocentrico farà tutto ciò che è in suo potere per rendere l’ambiente il più confortevole possibile per sé stesso senza tenere in minima considerazione i vostri sentimenti, le vostre opinioni o semplicemente voi come individui.

Come trattare i colleghi egocentrici

Ancora una volta tanto dipende dal modo in cui vi rapportate con questo tipo di persone poiché essendo egocentriche non prenderanno mai in considerazione, nemmeno per un instante, la vostra opinione. Loro semplicemente non se ne curano! Altrimenti non sarebbero degli egocentrici. Se provate a parlare a questo tipo di persone correte il rischio di infastidirvi ancora di più una volta terminata la conversazione, quando vi renderete conto che il vostro collega egocentrico sta beatamente procedendo per la sua via come prima dopo il vostro discorso. Queste persone sono anche quelle che sembrano non avere mai il timore di essere licenziate.

Probabilmente credono che non potranno mai perdere il posto per via della loro eccezionalità anche se forse poi tanto eccezionali non sono. Inutile lamentarvi col supervisore o con il capo, potranno fare ben poco per cambiare l’atteggiamento di queste persone o il loro modo di lavorare. Però dal momento che una persona egocentrica interferirà con il vostro lavoro, dovete trovare il modo di dire qualcosa. Per esempio, se il collega in questione sta urlando a squarciagola proprio fuori dal vostro ufficio non esitate ad andare da lui per chiedergli di abbassare la voce dal momento che state cercando di concentrarvi. Se non lo dovesse fare, il che è molto probabile, non fatevi scrupoli ad alzarvi e sbattergli la porta in faccia. Probabilmente l’egocentrico non coglierà questo messaggio non verbale, mai voi potrete “spegnere” la sua voce almeno per un po’. Se non avete una porta da chiudere, provate a guardarlo in maniera differente.

Di certo un egocentrico non è una persona che elargisce felicità agli altri e per questo deve essere molto solo. Già, tutto solo con la sua visione ristretta del mondo, chiusa in una bolla di interessi egoistici e anche se non è solo sicuramente è privo del dono dell’attenzione nei confronti delle persone che gli stanno intorno. Fidatevi, è un dono essere attenti e consapevoli dei bisogni altrui, vi fa sentire più ricchi. Non vi arrabbiate coi colleghi egoisti, compatiteli.

3. Se il vostro collega adora i pettegolezzi

Alcune persone credono che lo scopo della loro vita sia introdurvi a tutti i pettegolezzi dell’ufficio. Avete presente quel collega, o quella collega, che arriva tutte le mattine in ufficio non certo per lavorare (tanto non lo fa mai!) ma piuttosto per conoscere e diffondere gli ultimi pettegolezzi?Odiate essere messi al corrente di tutti i più insulsi dettagli dei fatti che avvengono in ufficio? Ne avete pienamente ragione! Se i colleghi sparlano di altri ci sono delle ottime probabilità che facciano lo stesso con voi, in più vi risucchiano le energie. Sfortunatamente molte persone amano i pettegolezzi ed è per questo che un pettegolo troverà sempre qualcuno con cui parlare a lavoro. L’unica cosa che li rende felici infatti è diffondere le ultime notizie. In genere i colleghi pettegoli fanno cose di questo tipo:

–       vi raccontano della vita privata di altri;

–       vi raccontano della loro vita privata;

–       vi raccontano della vita lavorativa degli altri…

–       …e, cosa più importante di tutte, vi forniscono informazioni completamente false e inattendibili!

Le persone che spettegolano non hanno il tempo di verificare i fatti, appena sanno qualcosa devono immediatamente comunicarla. Potreste mettervi in grossi guai dando retta a questo tipo di persone oltre a perdere una quantità incalcolabile di tempo.

Come trattare i colleghi pettegoli

In questo caso la soluzione è molto semplice, vi basterà dire: “Non ho voglia di ascoltare pettegolezzi” oppure “Scusami ma non mi piace parlare della altre persone in loro assenza”. Non appena direte a un pettegolo che non siete interessati alle sue chiacchiere, immediatamente si chiuderà a riccio e se andrà. Vi state chiedendo perché? È presto detto:

–       tanto per cominciare si sentiranno in imbarazzo perché si renderanno conto che il loro sparlare è scorretto ma che nessun altro glielo aveva mai fatto notare;

–       non avranno niente altro da dire perché tutto quello che fanno è spettegolare.

In ogni caso non appena si renderanno conto che voi non avete nessuna intenzione di prendere parte alle loro chiacchiere, vi lasceranno in pace. Garantito.

4. Se il vostro collega è lamentoso

Questo (o questa) collega non è mai, mai contento. Odia tutto ciò che riguarda il lavoro e ha la tendenza a lamentarsi anche di tutto ciò che sta all’infuori del lavoro. Hanno un atteggiamento da vittime. Ecco alcuni dei loro tipici atteggiamenti:

–       lamentarsi del loro carico di lavoro (anche se non fanno mai nulla);

–       lamentarsi del capo;

–       lamentarsi dei colleghi;

–       lamentarsi di come il lavoro sia ingiusto e faticoso;

–       lamentarsi del salario;

–       lamentarsi dell’aumento che hanno appena avuto.

Lamentarsi e commiserarsi, lamentarsi e commiserarsi: ecco come trascorre la giornata tipo di queste persone. Occhio: sono in grado di risucchiarvi le energie anche solo guardandovi. Non vi faranno mai ridere, non vi parleranno mai di qualcosa di bello e se lo facessero subito dopo proseguirebbero con una frase del tipo: “si, però non importa, tanto non ho comunque quello che volevo”. Questi colleghi sono un pozzo senza fondo di lamentele.

Come trattare i colleghi lamentosi

Anche in questo caso la risposta è semplice: se non avete voglia di ascoltare le loro lamentele, questo tipo di colleghi molto semplicemente non vi parlerà. Hanno bisogno di qualcuno che sia d’accordo con quanto dicono, altrimenti le loro parole perderebbero di senso. Perciò non dategli mai ragione. Attenzione però: se infatti questo atteggiamento funziona al cento per cento, il collega lamentoso subito dopo potrebbe cominciare ad avere da ridire su di voi perché non vi siete lasciati invischiare nel suo cumulo di negatività. Quindi se non avete voglia di ascoltarli, dovete accettare il fatto che dopo potreste non piacergli più tanto. La cosa è naturale, dal momento che vi siete sottratti alla loro aura di energia negativa.

Non riescono più a relazionarsi con voi. Questa è una buona strategia: ogni volta che un collega lamentoso dice qualcosa di negativo, contradditelo con qualcosa di positivo. Per esempio se dicono: “Questo lavoro fa schifo! Non posso credere che ci paghino così poco!”, allora rispondete così: “A me piace questo lavoro e sono abbastanza soddisfatto dello stipendio”. Da principio potrebbero anche ignorare il vostro commento continuando a sostenere che il lavoro fa schifo ma se voi continuerete a controbattere con affermazioni positive, vedrete che alla fine se ne andranno in cerca di qualcun altro con cui lamentarsi.

5. Se il vostro collega è un perdigiorno

È già ora di andare a casa? Questa la frase tipo dei colleghi che perdono il proprio tempo facendo tutto ciò che è in loro potere per evitare di lavorare cercando di trascinarvi nel loro dolce far nulla. Non possono stare semplicemente seduti a fissare il muro, sarebbe troppo noioso. No, in genere devono venire a seccarvi parlandovi di cose senza senso che vi fanno solo perdere tempo. Potrebbero parlarvi di lavoro, di fatti di attualità ma l’argomento non è così importante: l’unica cosa rilevante è riuscire a perdere tempo. E se non vengono direttamente a infastidirvi, faranno sicuramente delle cose che potrebbero farvi saltare i nervi, come queste:

–       impiegare un’ora per prepararsi il caffè;

–       parlare al telefono per la maggior parte della giornata lavorativa;

–       organizzare la loro postazione in modo tale che sembri che stanno lavorando;

–       parlare con il capo per ore di cose assolutamente futili;

–       farvi domande stupide sul lavoro, alle quali peraltro conoscono le risposte.

La verità è che questi colleghi sono bravi a non fare nulla tutto il giorno e, per qualche strana ragione, non vengono mai licenziati. Probabilmente persone come me o come voi, se provassero a perdere tempo allo stesso modo, starebbero già nell’ufficio del capo per una bella lavata di testa.

Come trattare un collega perdigiorno

Semplicemente ignorateli! Non lasciate che vi captino nel loro radar perché se questo dovesse avvenire vi farebbero impazzire facendovi chiedere come fanno a stare in pace con sé stessi non facendo nulla per tutta la giornata lavorativa. Sgridarli non servirà a molto perché quello che direte gli entrerà da un orecchio e gli uscirà dall’altro. Sappiamo tutti che agli occhi del capo appaiono come lavoratori infaticabili, quindi lamentarsi di loro coi superiori non servirà a nulla se non a farvi impazzire. Ignorateli e continuate regolarmente la vostra giornata lavorativa.

Siate orgogliosi del fatto che lavorate per vivere e vi guadagnate il vostro denaro. Bisogna ammetterlo: guadagnare dei soldi perdendo tempo è un talento naturale, tuttavia non è un talento appagante. Queste persone non sanno che cosa vuol dire portare a termine con successo un lavoro e guadagnare uno stipendio per questo. Continuate a vivere la vostra vita con soddisfazione e lasciate che loro perdano tempo.

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