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Creare la giusta immagine di sè in Australia

Uno degli errori più comuni e peggiori che si possono compiere nel momento in cui si compila il proprio curriculum è quello di preparare il documento dal proprio punto di vista, piuttosto che mettersi nei panni del lettore.

Attenzione ai dettagli

Immaginiamo una giovane ragazza che ha da poco conseguito una laurea in legge a pieni voti, distinguendosi nel proprio corso di laurea per la bravura che l’ha caratterizzata. Al momento la nostra ragazza sta cercando di ottenere un impiego in un importante studio legale australiano. Il curriculum e la lettera di presentazione sono stati ultimati e ora non resta che lanciarsi nella più grande avventura: districarsi nel lungo processo di selezione necessario  per ottenere il posto.

Il curriculum è perfetto. Scritto e impaginato in maniera impeccabile. In qualità di neolaureata senza alcuna esperienza lavorativa rilevante, ha concentrato il curriculum sul suo passato accademico, citando anche esperienze extracurriculari e attività di volontariato alle quali ha preso parte nel corso degli anni. Dalla prospettiva di un lettore, è facile in casi come questi farsi un’ottima impressione sul candidato in esame.

Il potere del colore

Tutto è perfetto, tranne un aspetto. All’inizio del suo curriculum ha messo il suo nome, evidenziandolo in grassetto, ma per metterlo ancora più in risalto ha pensato bene di scegliere come colore del font il rosa!

Potrebbe mai un curriculum contenere il colore rosa?

Roba da non credere ai propri occhi. Come si potrebbe mai pensare al rosa per un curriculum?!

Al momento in cui le potrebbe essere chiesto del motivo della sua scelta, potrebbe rispondere che quello è il suo colore preferito e in questo modo avrebbe messo in risalto il suo nome secondo il proprio gusto. Ecco un errore da non compiere, ma vediamo il perché.

Quando conta la sostanza

La cosa principale da fare quando si scrive un curriculum professionale è quella di concentrarsi sul tipo di persona al quale il curriculum è indirizzato, colui che dovrà leggerlo dunque. Nella situazione che abbiamo immaginato, il responsabile delle assunzioni avrebbe potuto essere un potenziale suo socio nello studio. Perciò, provate ad immedesimarvi in lui e cercate di immaginare con quanta serietà avreste potuto prendere un potenziale socio che firma in rosa.

Un altro errore che molti candidati compiono è quello di rendere il proprio curriculum diverso da quello degli altri, adornandolo con font particolari e bordi estrosi. Un curriculum ben impostato e ben scritto e soprattutto pensato per chi lo dovrebbe ricevere, si distinguerà dalla massa per la sua professionalità. Un buon responsabile delle assunzioni sarà in grado di comprendere la differenza tra un curriculum altisonante, diverso e pieno di false qualità, rispetto ad uno più semplice, ma veritiero.

Assicurarsi che il proprio curriculum si differenzi dalla massa non significa rendere il proprio CV un’opera d’arte. Avete mai visto un curriculum incorniciato e appeso al muro come un quadro? Lo scopo del curriculum è quello di fornire un buon resoconto al lettore del valore che si è in grado di apportare all’azienda, presso la quale ci si sta presentando.

Ricordate che il vostro curriculum è la prima impressione che darete al responsabile delle assunzioni. Assicuratevi dunque, sin dal primo momento di essere in grado di comunicare la giusta immagine professionale di voi stessi.

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