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Creare un Curriculum Vitae Australiano efficace

 

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Quando si prepara un curriculum vitae si dimentica spesso uno degli aspetti più importanti: mettere in luce la parte migliore di se stessi, ciò che sappiamo fare meglio e ciò che ci distingue dagli altri.
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In questo articolo ti spiego come creare un curriculum vitae australiano efficace e acquisire la capacità di raggiungere obiettivi essenziali nella tua carriera, poi vabbé , se come penso vuoi proprio spaccare leggiti anche Why you? Il colloquio di lavoro, un libro che potrebbe davvero fare la differenza quando avrai davanti il tuo potenziale datore di lavoro.
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Per prima cosa, scrivi con l’intento di creare interesse, per persuadere il datore di lavoro australiano a sceglierti. Scrivere con questo obiettivo, renderà il tuo curriculum più incisivo rispetto a un curriculum scritto semplicemente per catalogare la tua storia personale nel mondo del lavoro.

Indice della guida su “come fare un curriculum vitae australiano” 


 

Lista per il perfetto Curriculum Vitae

 

Le informazioni che seguono devono essere interpretate semplicemente come una guida. Ciò che ti consiglio è di personalizzare il CV con uno stile unico, tenendo sempre a mente di fare un rapido punto della tua situazione.


 

La cura della forma

Il contenuto è fondamentale, ma anche l’occhio vuole la sua parte. Un layout chiaro e semplice porterà il reclutatore a propendere più per un ‘si’ che per un ‘no’ o un ‘forse’.   La scelta di un font particolare, del grassetto o del corsivo per attrarre l’attenzione visiva possono essere delle buone strategie, senza mai eccedere.

Una sovrabbondanza di sottolineature farà immediatamente perdere serietà professionale al tuo curriculum, che sarà con altrettanta rapidità cestinato. Preoccupati inoltre, di conformare il tuo cv alla professione che eserciti, ad esempio: se sei un graphic designer, un curriculum abbellito da elementi di graphic design o da alcuni (non troppi!) dei tuoi lavori migliori può essere un’ottima carta di presentazione, in grado di ben predisporre il reclutatore a convocarti per un colloquio. In breve, maggiore è l’impatto visivo del tuo cv, maggiori saranno le possibilità di essere convocati per dei colloqui. 


 

Precisione e accuratezza


 

Curriculum Vitae Australiano: inserire le abilità

Un aspetto delicato che in molti trascurano è l’accurata descrizione delle proprie abilità. Cosa sai fare, cosa ti distingue dagli altri e cosa sai fare meglio degli altri? Qui di seguito voglio suggerirti come fare la differenza e stilare una lista esauriente di tutte le abilità che possiedi e come inserirle nel tuo cv nel modo migliore.

Elencare le vostre abilità

Cosa fa la differenza per un potenziale datore di lavoro? Cosa vuole realmente vedere sul tuo curriculum? Cosa si aspetta di trovare? Le tue abilità. In che cosa sei particolarmente bravo? Quali talento naturale possiedi? Quali abilità speciali hai coltivato e stai coltivando tuttora? Tutte queste cose aiuteranno l’intervistatore a decidere se le tue caratteristiche fanno di te un impiegato potenzialmente abile e produttivo, se andrai d’accordo coi colleghi e se farai fare bella figura alla compagnia. Gli esperti di lavoro suggeriscono ai candidati di creare un curriculum apposito per ogni domanda che presentano. Resta comunque difficile capire quali sono le cose giuste da mettere su un curriculum per fare una buona impressione. Per questa ragione è importante che tu sia consapevole di quali sono le tue abilità specifiche, della categoria nella quale rientrano e del perché è importante includerle. Prima di andare a sistemare il tuo curriculum ed elencare così tutte le tue abilità, ti propongo una breve panoramica delle varie categorie di abilità, corredate da qualche esempio.

Se credi che questo sia un articolo utile per la stesura del tuo curriculum vitae australiano e che potrebbe essere d’aiuto anche ad altri, condividilo su Facebook o lascia un commento qui su Portale Australia.

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Soft skills

Le cosiddette “soft skills” sono quelle abilità di base richieste da qualunque datore di lavoro, note anche come interpersonal skills (abilità interpersonali) o people skills. Ecco cosa include questa categoria:

  1. capacità comunicative;
  2. capacità di risolvere problemi, di negoziare e di risolvere conflitti;
  3. capacità di pianificare e organizzare;
  4. capacità di fare lavoro di squadra;
  5. capacità di leadership e di delegare;
  6. capacità di gestire il tempo;
  7. capacità di ricerca e analisi;
  8. senso di responsabilità e autocontrollo;
  9. integrità e onestà.

Inoltre tutto ciò che può essere considerata un’abilità interpersonale rientra in questa categoria.

Hard skills

Si tratta di tutte quelle abilità specifiche che possono essere insegnate, esse includono:

  1. dattilografare;
  2. usare macchinare specifici;
  3. parlare una lingua straniera;
  4. usare software specifico;
  5. conoscere i protocolli del computer;
  6. amministrazione delle vendite;
  7. procedure finanziarie

In più tutto ciò che puoi imparare con delle lezioni o dei workshop può essere inserito in questa categoria. Ovviamente potresti anche includere ogni apprendistato riconosciuto ufficialmente o qualunque tipo di formazione per il commercio o in ambito tecnologico.

Essential skills

Le essential skill sono le nove abilità chiave necessarie per lavorare, imparare, vivere e sono:

  1. leggere testi;
  2. usare i documenti;
  3. contare;
  4. scrivere;
  5. comunicare oralmente
  6. lavorare in collaborazione con gli altri;
  7. imparare continuamente;
  8. capacità di pensare;
  9. usare il computer.

Se ti manca qualcuna di queste abilità prova a contattare l’ufficio di collocamento locale e accedere più facilmente a un corso di formazione o di aggiornamento gratuito che potrà esserti molto utile a colmare le lacune che pensi di avere.

Transferable Skills

Con transferable skill si intendono tutti quei talenti e quelle esperienze che potrai portare con te quando passerai da un lavoro a un altro. È molto importante sottolinearle nella vostra lettera di presentazione e durante i colloqui di lavoro.

Il prossimo passo

Ora che hai capito quali abilità vanno inserite in ciascuna categoria, è arrivato il momento di sedersi e fare una lista di tutte quante le tue abilità. Dividile nelle categorie appropriate e contrassegnale con una T le transferable skills. Da questa lista, infatti, dovrai attingere quando confezionerai il tuo curriculum e quando stenderai le lettere di presentazione e ti preparerai per i colloqui.

Sei bloccato?

Se non riesci a tirare fuori niente per la  tua lista non disperare. Capita a tutti di bloccarsi. Siediti, fai un bel respiro e pensa che tutti quanti hanno qualcosa di speciale da offrire a un datore di lavoro. Guarda con occhi sgombri dall’ansia alle cose che hai fatto in passato o a quelle che stai ancora facendo: attività di volontariato, di doposcuola, partecipazione a organizzazioni locali, pratica di sport o frequenza a workshop. Il cuore del problema sta nel modo in cui tu stesso percepisci queste attività e sei abile a tradurle nel tuo curriculum.


 

Come scrivere una corretta lettera di presentazione

Le lettere di presentazione sono l’unico vero strumento per “vendersi” (approfondite leggendo La lettera di presentazione ideale per trovare lavoro in Australia) , quando si contatta direttamente un probabile datore di lavoro, e sono di vitale importanza per le candidature inviate da candidati provenienti da qualunque Paese nel mondo. Questa è la tua vera possibilità di catturare l’attenzione di un datore di lavoro australiano e dimostrare le qualità che ti distinguono dagli altri candidati:


 

Cosa non deve mancare in un curriculum australiano

In un mercato del lavoro in cui la competizione è estremizzata ai massimi livelli, dove i responsabili delle risorse umane possono arrivare a ricevere anche più di 500 candidature per ogni singola posizione, non c’è posto per descrizioni generiche e approssimative (se ne hai qualcuna sul tuo curriculum è bene cancellarla).

Se si analizza la situazione dal punto di vista dei responsabili delle risorse umane, ben si comprende perché questi non siano interessati a una descrizione altisonante e poco obiettiva, che non aggiunge alcun valore al curriculum e non offre loro alcuna valida motivazione per assumerti. Potresti avere tutte le migliori qualità ed essere il candidato perfetto, tuttavia, non avrai mai la possibilità di dimostrarlo, perché sicuramente il tuo curriculum verrà cestinato nel giro di qualche secondo.

Come scrivere una buona descrizione

Un buon modo di presentarsi sul proprio curriculum è creare un riassunto delle qualifiche o uno schema della propria esperienza lavorativa. Evita di raccontare al lettore che stai cercando un’opportunità per migliorare le tue qualità, suggerisci invece quali caratteristiche potrai realmente migliorare in quello specifico ruolo.

Un curriculum mirato include un profilo mirato, che incoraggerà il lettore a proseguire nella lettura del testo, piuttosto che cliccare sul file del tuo curriculum per cestinarlo. Per esempio, immagina di proporti per un impiego nell’ambito delle tecnologie dell’informazione in Australia.

In questo caso saranno necessarie competenze nella programmazione, e perciò potrebbe essere una buona idea quella di inserire in un elenco le tue competenze nell’ambito con un profilo introduttivo. In questo modo il lettore sarà ancora più stimolato nella lettura e sarà incuriosito per scoprire se davvero possiedi le competenze che sono richieste per quella determinata posizione.

Quanto dovrebbe essere lungo il profilo introduttivo?

L’ultima cosa che devi fare è trasformare il tuo profilo in un saggio! Statisticamente un responsabile delle risorse umane potrebbe impiegare tra i quindici e i venti secondi quando “legge” il tuo curriculum. Se prosegue, aprendo il file e dando un’occhiata a metà pagina allora sei a buon punto. Un profilo ben scritto non dovrebbe superare le due o quattro frasi. Dev’essere mirato e deve parlare di valori reali.


 

I processi di selezione

Sai in media quanto tempo un reclutatore spende nella lettura del tuo curriculum? Dieci secondi circa. Probabilmente solo dopo che il tuo documento ha già passato il vaglio di un apposito programma di scansione deputato a ricercare alcune parole chiave. È necessario dunque che il curriculum sia all’altezza anche di questo tipo di selezioni visto che il rischio è perdere molte opportunità di lavoro, solo perché lo si è compilato in maniera superficiale. Ecco alcuni suggerimenti per redigerlo in modo efficace, ampliando le possibilità di essere convocati per un colloquio.

Pre-selezione

Forse non tutti sanno che, come accennavo prima, molte società che offrono opportunità di lavoro, prima di sottoporre a un esperto di risorse umane i curricula dei potenziali candidati, li fanno scansionare da sistemi di tracciamento che ricercano parole ed espressioni chiave identificate dalla società stessa come fondamentali per la posizione cui si concorre. È importante allora che tali parole siano presenti nel tuo curriculum.

Come identificarle? Leggere con attenzione la proposta di lavoro per estrapolare i termini usati per descriverlo è un buon punto di partenza. Questi andranno poi riportati nel tuo curriculum, ammesso che non ti siano già. Visto che concorri per una specifica posizione, cerca di fare in modo che il tuo cv sia quanto più possibile focalizzato sul ruolo richiesto. Evita le informazioni inutili. Se il programma di tracciamento ti darà un alto punteggio avrai maggiori possibilità di essere convocato per la seconda fase: un colloquio di persona.

Il colloquio

Se hai passato la pre-selezione, molto probabilmente il tuo cv finirà nelle mani di un esperto di risorse umane che si occuperà di valutarlo ed eventualmente convocarti per un colloquio. Vista però la mole di lavoro da cui sono oberati al giorno d’oggi i reclutatori, il tempo che dedicheranno alla lettura delle tue esperienze passate sarà veramente esiguo: dieci secondi circa, come dicevo prima. Se in questo ristrettissimo lasso di tempo non troveranno quello che cercano, sarai automaticamente scartato. Come fare allora per indurli a soffermarsi un po’ di più sul vostro cv? Impara a venderti.

Cerca di mettere in luce le tue competenze e il tuo valore inserendo nella prima pagina esperienze pertinenti alla mansione richiesta, il tutto in maniera chiara e concisa. Un reclutatore deve poter capire fin dalla prima pagina del tuo curriculum che sei proprio la persona adatta a quello specifico posto di lavoro. Per questa ragione sono importanti le parole-chiave che utilizzerai per descrivere le tue passate esperienze lavorative e la tua formazione: assicurati che siano entrambe opportunamente ritagliate sul ruolo che desideri andare a ricoprire.

Lavoro garantito?

È chiaro che un curriculum ricco di esperienze formative e lavorative, redatto in maniera appropriata e curato nei dettagli anche grafici è fondamentale per essere convocati a un colloquio. Tuttavia, e questo è altrettanto evidente, non è di per sé sufficiente a garantire un lavoro: in fin dei conti il risultato dipenderà dal modo in cui giocherai la partita durante l’intervista.

Resta comunque importantissimo avere cura del proprio curriculum e soprattutto redigerne uno specifico per ogni posizione alla quale aspiri: un cv troppo generico e zeppo di esperienze non pertinenti rischia di mandare in confusione lo stesso reclutatore che, incerto sulle tue competenze, non saprà bene dove collocarti e preferirà scartarti. La competizione è elevata e l’addetto alle risorse umane assegnerà il posto a chi dimostra di essere maggiormente tagliato per il ruolo e di avere più competenze specifiche.

Una riflessione finale

Quando inizierai a scrivere il tuo nuovo curriculum, non dimenticare l’elemento più importante: il tuo curriculum è un documento da vendere. Se sceglierai di vendere nel modo migliore le tue qualità e le tue capacità, allora avrai reali possibilità di essere preso in considerazione, per un nuovo passo lungo il cammino della tua carriera.


 

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