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Ragazza alla pari: un nuovo modo per scoprire il mondo

Molto spesso, sentendo parlare dei modi più convenienti per viaggiare alla scoperta del mondo, si sente parlare di “ragazza alla pari”. Ma cosa vuol dire esattamente? In questo articolo cercheremo di spiegare dettagliatamente in cosa consiste questo tipo di lavoro, quali sono i compiti assegnati e quali sono i vantaggi di decidere di viaggiare seguendo questa strada.

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In questo articolo parleremo di:


 

Chi è una ragazza alla pari?

Conosciuta all’estero con il termine “au pair”, la ragazza alla pari è una persona che vive insieme alla famiglia “on equal terms”. Durante il suo periodo di permanenza vivrà come un vero e proprio membro della famiglia, occupandosi dei bambini e provvedendo ai loro bisogni quotidiani. In cambio riceverà vitto, alloggio e una piccola paga mensile. Nel 90% dei casi questo ruolo è ricoperto da ragazze ma non è detto che un ragazzo, amante dei bambini, non possa candidarsi per questo tipo di posizione.

Anche se in Italia non è una pratica così diffusa, all’estero sono tantissimi i paesi dove questa abitudine riscuote molto successo. Le famiglie decidono di accogliere ragazze straniere nella loro famiglia per diverse ragioni:


 

I vantaggi di fare la ragazza alla pari

Elencare i vantaggi del lavorare come ragazza alla pari richiederebbe un articolo specifico. Questo tipo di occupazione permette non solo di limitare al massimo le spese che un viaggio all’estero richiede. Vediamo nel dettaglio quali sono i vantaggi che possono essere tratti da questo “lavoro”:


 

Ragazza alla pari: quali saranno i tuoi compiti?

Tutto quello che abbiamo detto può sembrare estremamente interessante ma quali sono, nella realtà, i compiti di una ragazza alla pari? In buona sostanza dovrai occuparti dei bambini con tutto ciò che questo significa. Al mattino dovrai svegliarli, lavarli e prepararli per la scuola. Sarà tua cura preparare la colazione e accompagnare i bambini a lezione. A quel punto avrai un po’ di tempo libero per te: se vorrai potrai frequentare una scuola di lingua, altrimenti potrai prenderti qualche ora per i tuoi interessi. Dopo aver ripreso i bambini a scuola li riaccompagnerai a casa, li aiuterai a fare i compiti e giocherai con loro. Sarà tuo compito accompagnarli alle attività pomeridiane e preparare loro il pranzo qualora mangiassero a casa. Potresti anche doverti occupare delle pulizie dei loro vestiti e della loro stanza. Ad ogni modo tutti i tuoi compiti ti saranno indicati durante il colloquio con la famiglia.


 

Una giornata ideale da ragazza alla pari

Per rendere ancora più chiaro quanto abbiamo detto fino a questo momento, proviamo a pensare ad un’ipotetica giornata ideale che dovrai affrontare:


 

Chi può candidarsi come ragazza alla pari?

Le “skills” per candidarsi come “au pair” sono poche, ma piuttosto importanti: non dimenticare che la famiglia dovrà decidere di affidarvi la cosa più importante, i propri figli.

Per prima cosa bisogna essere giovani (il limite di età è assolutamente variabile ma difficilmente supera i 30 anni di età). Il limite di età è ancora più importante nei paesi, in cui i visti necessari sono riservati solo fino ad una certa soglia. In Australia, ad esempio, il WHV può essere richiesto fino a 30 anni di età.

In secondo luogo bisogna avere esperienza con i bambini: anche in questo caso non esiste una regola assoluta. Chi si rivolge alle agenzie troverà indicazioni specifiche in questo senso (solitamente sono richiesti almeno un paio di anni di esperienza con bambini non appartenenti al nucleo familiare): ad ogni modo sarà indispensabile reperire qualche lettera di referenza che attesti ciò che hai fatto prima di partire. Raccogliendo le opinioni di alcune ragazze alla pari è emerso un aspetto interessante: avere esperienze con bambini molto piccoli (con meno di due anni di età) può essere un bonus preferenziale. Sono molte le famiglie che cercano aiuto, infatti, proprio con i bambini piccoli: occuparsi di questa tipologia di bambini richiede delle conoscenze specifiche. Se stai pensando di partire per l’estero per ricoprire il ruolo di ragazza alla pari cerca di fare un po’ di esperienza: non ti servirà solo per ottenere referenze, ma per essere davvero pronta a ricoprire questo ruolo.

Non dimenticare che per candidarsi in questo campo dovrai necessariamente conoscere la lingua del paese in cui hai intenzione di andare. Se ti candidi per un posto in Inghilterra, Australia o America, ad esempio, dovrai avere una buona conoscenza dell’inglese, in modo tale che ti permetta di comunicare con i bambini e la famiglia senza problemi. La famiglia potrebbe sceglierti anche per le tue origini, quindi potrà capitare che, con i bambini sopratutto, ti ritroverai a parlare la tua lingua. Ad ogni modo la conoscenza della lingua del luogo è indispensabile: se parti con una base più che sufficiente ti accorgerai che ti basteranno poche settimane per raggiungere un ottimo livello.

Un aspetto che molte ragazze dimenticano, ma che invece ricopre una grandissima importanza è la capacità di guidare. Molto spesso le famiglie che cercano un aiuto domestico vivono a distanze, più o meno grandi, dal centro cittadino. In questo caso se dovrai accompagnare i bambini a scuola, dovrai necessariamente utilizzare la macchina (che ti sarà ovviamente fornita dalla famiglia). Essere in possesso della patente di guida è un requisito importante: prima di partire, chiedi informazioni sulla validità del tuo titolo di guida nel paese in cui stai per trasferirti ed, eventualmente, i passi da fare per rendere valido il tuo titolo anche all’estero.

Ultimo ma non certo meno importante è l’entusiasmo nei confronti dei bambini: dovrai vivere a stretto contatto con loro per un lungo periodo di tempo. Sei sicura di possedere la pazienza e il carattere necessario per poter assolvere a questo compito? Stare con i bambini non è soltanto un gioco, è un ruolo di responsabilità non indifferente: dovrai passare con loro tutta la giornata. Non si tratta di fare la baby sitter per un paio d’ore (magari mentre dormono beati nei loro letti), ma di occuparti di tutto ciò di cui hanno bisogno. Dovrai essere in grado di cucinare, lavarli, fare il bucato e prepararli per andare a dormire.


 

Ragazza alla pari: quanto si guadagna?

Prima di ogni cosa bisogna specificare che quello della “ragazza alla pari” non è un vero e proprio lavoro. La famiglia provvede al tuo sostentamento fornendoti vitto e alloggio (una stanza all’interno della casa oppure un piccolo appartamento poco lontano) e ti concede una paga settimanale che può variare a seconda delle ore di lavoro, del paese e di molti altri fattori.

Rispondere alla domanda “quanto si guadagna” non è per niente semplice. Anche due ragazze alla pari dello stesso paese possono ricevere una paga mensile (o settimanale) molto diversa. Spesso dipende dai “benefit” che la famiglia decide di concedere.

I genitori possono decidere, infatti, di finanziare anche la tua scuola, il tuo abbonamento per i mezzi pubblici o qualche giorno di vacanza. Ecco alcuni esempi per capire le differenze:

Tutto questo può aiutarti a capire come il compenso di un aiuto domestico per i bambini dipende, per lo più, da ciò che la famiglia fornisce e ciò che invece resta a carico dalla au pair. La cosa importante è parlare con la famiglia di questo aspetto durante il colloquio: negoziare non è segno di “avidità”, ma il modo migliore per evitare problemi che potrebbero poi presentarsi durante il tuo soggiorno. Un altro aspetto da considerare è il costo della vita, che dipende dal paese che si sceglie: avrai notato come in Australia la paga sia molto più alta, ma devi considerare anche come il costo della vita sia ben più elevato di quello europeo.

Ti faccio un esempio che ti potrà essere utile per capire: se vuoi frequentare un corso di lingua, fallo presente alla famiglia. Essa potrà decidere di finanziartelo direttamente o magari aumentarti leggermente il compenso per fare in modo che possa permettertelo senza troppo sacrificio. Considera anche il costo dell’assicurazione, indispensabile quando si vive in un paese straniero: parla con la famiglia per cercare la soluzione più vantaggiosa.

Quando valuterai il tuo compenso settimanale, considera anche le spese, che avrai dovuto sostenere prima della partenza. Se la famiglia ti ha pagato il viaggio o il costo del visto (o entrambi) tutto quello che guadagnerai non dovrà compensare nessuna spesa iniziale. Se invece tutte le spese sono state a tuo carico potresti cercare di recuperare qualcosa con il tuo compenso per non gravare troppo sul tuo portafoglio.


 

Ragazza alla pari: quali spese da mettere in preventivo?

Se hai intenzione di partire alla scoperta di un paese straniero come ragazza alla pari ti interesserà sapere quali sono le spese da mettere in preventivo. Ecco un piccolo elenco delle spese che dovrai considerare:

Tutte le spese che abbiamo elencato potrebbero essere a tuo carico oppure essere finanziate dalla famiglia. Prima di partire fai un calcolo approssimativo delle spese che ti troverai a sostenere: in questo modo potrai valutare se il compenso offerto dalla famiglia è congruo e sufficiente per permetterti di vivere senza problemi (e magari mettere qualcosa da parte).


 

Come trovare lavoro come ragazza alla pari?

Ci sono moltissime possibilità per trovare un lavoro come au pair. A meno di non avere contatti personali con qualche famiglia alla ricerca di un aiuto domestico le strade percorribili sono due:


 

Il processo di selezione di una ragazza alla pari

Cerchiamo di spiegare velocemente quali sono le tappe che dovrai affrontare durante il percorso di selezione per diventare una ragazza alla pari:


 

FAQ – Frequently Asked Question

Chiudiamo con una piccola sezione sulle domande più frequenti. Cercheremo di rispondere ai maggiori dubbi su questa posizione:

Questa è una domanda a cui non è facile rispondere. Non esiste un paese peggiore o migliore: tutto dipende dal tuo gusto. Il mio consiglio è: se c’è un paese che vuoi visitare, utilizza questo strumento per andarci senza investire un enorme capitale. Riuscirai nel tuo obiettivo e arricchirai la tua vita e la tua esperienza.

Quello dell’aiuto domestico per i bambini è un’abitudine che si sta sempre più diffondendo in tanti paesi stranieri. Quasi tutti i paesi di origine britannica hanno ormai fatto di questa pratica un’abitudine diffusa: non avrai difficoltà a trovare famiglie interessate in Inghilterra, Irlanda, America, Canada, Australia ma non solo. Anche molti paesi Europei stanno prendendo questa abitudine: tra quelli più vicini all’Italia c’è sicuramente la Francia. Un’altra valida alternativa è rappresentata dai paesi del Nord Europa come Olanda, Danimarca, Norvegia.

Questa è una domanda molto interessante. Muoviti per tempo. Il processo di selezione può essere piuttosto lungo, non a caso le famiglie si muovono con largo anticipo per cercare il proprio aiuto in famiglia. Comincia a cercare anche un anno prima: potrai muoverti con più calma e valutare ogni occasione con maggiore accortezza.

La stragrande maggioranza delle agenzie che si trovano su internet sono fidate ed affidabili. Ad ogni modo prima di pagare la tua quota di iscrizione, fai una veloce ricerca sul web e cerca informazioni. Potresti provare, ad esempio, a contattare direttamente qualche ragazza che ha concluso la propria esperienza: sarà lieta di darti i giusti consigli.

Anche per diventare ragazza alla pari c’è concorrenza. Se non hai mai avuto contatti con i bambini sarà meglio che tu ti premuri di fare un po’ di esperienza qui in Italia. Non solo avrai delle referenze dimostrabili da portare con te, ma potrai essere certa che il lavoro con i bambini è la strada giusta per te. Fidati di me: non basta amare i bambini per riuscire in questo tipo di impiego.

Purtroppo non c’è una tariffa oraria per questo tipo di posizione. La “paga” è molto variabile: non solo dipende da paese a paese ma anche dai benefit che la famiglia decide di concederti. Se la famiglia ti paga, ad esempio, trasporto pubblico e spese telefoniche, la paga si abbasserà leggermente. Considera che in media in Francia la paga si aggira attorno ai 90 euro a settimana, in Australia può superare i 140 AUD. Prima di accettare confrontati con qualche altra ragazza che ha avuto esperienza in quel paese: ti servirà a capire se l’offerta che stai ricevendo è adeguata.

Le tue mansioni saranno discusse in sede di colloquio. Non avrai comunque i compiti di una donna delle pulizie: la famiglia potrebbe chiederti saltuariamente di collaborare ai lavori domestici (ad esempio lavando i piatti o pulendo la cucina che anche tu utilizzerai). Molto più probabile che tu debba occuparti degli spazi dei bambini e dei loro vestiti: ti potrà essere chiesto di occuparti della lavanderia dei bambini.

Ovviamente si. Oltre ai momenti in cui i bambini sono a scuola ti dovranno essere concessi almeno 2 giorni liberi a settimana in cui potrai occuparti dei tuoi interessi. La famiglia ti concederà poi qualche giorno di “ferie” anche in aggiunta a quelli che potresti passare in vacanza con loro.

In linea di massima non c’è nessun divieto in questo senso a meno che il visto del paese in cui deciderai di andare non indichi il contrario. Considera però che quello della ragazza alla pari è un lavoro praticamente a tempo pieno: usa il tuo tempo libero per goderti il tuo soggiorno in un paese straniero e fare amicizia.

Sicuramente una famiglia numerosa (con magari uno o più bambini molto piccoli) richiederà una maggior mole di lavoro da parte tua. È giusto che questo maggiore impegno sia ricompensato con una paga più alta o con qualche benefit aggiuntivo.

La paura di molte ragazze che decidono di intraprendere questa esperienza è quella di non avere tempo e modo per visitare il paese che hanno scelto. Questo è un aspetto di cui non dovresti affatto preoccuparti: molto spesso la famiglia decide di portare (a proprie spese) la propria au pair con sé in vacanza. Se così non fosse, mentre la famiglia è in vacanza, avrai tempo a disposizione per scegliere tu dove andare in vacanza.

I consigli di una ragazza alla pari

Prima di iniziare a scrivere questo articolo abbiamo contattato alcune ragazze alla pari che hanno concluso la loro esperienza, per raccogliere qualche consiglio. Raccogliere le loro impressioni ci ha permesso di mettere insieme qualche consiglio utile:


 

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