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Roberta : vi racconto i miei 4 mesi d’Australia

Roberta qualche giorno fa è tornata a casa e le ho chiesto ri raccontare la sua esperienza ai lettori di Portale Australia.

Saluto tutti i lettori di Portale Australia, mi chiamo Roberta ed ho 24 anni, sono appena rientrata in Italia dopo la mia esperienza nella terra dei canguri durata quattro mesi.

Sydney credo sia davvero la città  in cui ogni ragazzo sogna di vivere, anche se non è cosi semplice.

La vita è molto cara e le opportunità di lavoro non piovono dal cielo, ma con un po’ di forza di volontà tutto è possibile.
L’ Australia offre davvero tanto, ma inizialmente bisogna accontentarsi, fare esperienza e soprattutto imparare bene la lingua.

Ricordo che inizialmente cercavo di parlare con i miei inquilini, facendogli ripetere le cose molte volte perché non capivo. Ovviamente anche loro fino a qualche mese prima erano come me e quindi ripetevano, ripetevano e ripetevano!

Il mio arrivo in città, la city come normalmente la chiamiamo, fu piuttosto traumatico.

Arrivai alle 2 del pomeriggio in stazione Central, convinta di andare a dormire a casa di un amico per i primi giorni, giusto per ambientarmi un po’ e invece : ostello!

Prenotai qualche notte al Wake up Hostel e già solo prenotare fu un’ ardua impresa a causa del mio scarso inglese.

Mi ritrovai in camerata con 10 persone, tutti ragazzi e di dieci nazionalità diverse, ootete immaginare il mio stato d’animo.

Ma poi capii che anche quella era parte della mia esperienza e quindi cominciai a vederla con occhi diversi.

In ostello infatti cominciai a conoscere i miei primi amici anche se capirsi era piuttosto complicato dal momento che nessuno parlava inglese.

Il giorno dopo,  Antonino mi mandò un suo amico a mostrarmi la citta e aiutarmi con le prime pratiche burocratiche, come il conto in banca, la scheda del telefono e la medicare.

Questo ragazzo mostrò anche qualche posto dove poter chiedere lavoro e quindi un paio di giorni dopo iniziai il porta a porta tappezzando i locali dei miei resume.

In realtà solo pochi mi chiamarono dopo aver letto il mio resume  e i primi esiti furono ” sei una buona lavoratrice ma il tuo inglese non è sufficiente.”

Trovai lavoro più facilmente postando il mio annuncio sui siti appositi, Gumtree per esempio, infatti poche ore dopo aver pubblicato l’ annuncio mi chiamarono per diversi colloqui e prove di lavoro.

La mia prima esperienza lavorativa a Sydney fu in un ristorante italiano a Rhodes come cameriera.

Passai la prova e il titolare mi fece lavorare il giorno dopo per quindici ore di fila per poi sentirmi ripetere il solito ritornello

il tuo inglese non è sufficente

Dopo qualche giorno trovai lavoro in un’impresa di pulizie tramite un’amica conosciuta solo qualche giorno prima.

Lavorai per un mese, settimana dopo settimana la paga non arrivava, le ore aumentavano sempre di più ma dello stipendio nemmeno la puzza.

Infatti mi ri trovai completamente senza soldi dall’altra parte del mondo, sola e lontana dalla mia famiglia, insomma mi erano finiti i soldi, quelli dell’impresa non arrivavano e quindi ero nei guai. Purtroppo sto ancora aspettando questo famoso stipendio, comunque grazie ad una persona veramente speciale sono riuscita ad uscirne!

Poco dopo trovai lavoro in un ristorante argentino, il Patagonian Toothfish, dove cominciai a lavorare per tre sere a settimana fino ad aumentare. Un lavoro part time però che non poteva bastare a mantenermi e quindi fui costretta a cercarne un altro.

Trovai il mio secondo lavoro al Sir Joseph Banks Hotel, come aiuto cuoco e quello è stato il lavoro piu divertente che mi sia mai capitato.

Comunque, l’ Australia non è solo lavoro, i  paesaggi dell’isola sono davvero incantevoli, ricordo che per arrivare sul posto di lavoro attraversavo un enorme parco verde nel mezzo della città, il Royal Botanic Garden.

Per non parlare poi delle spiaggie come Bondi o la piu tranquilla Manly o delle mete turistiche come Jervis Bay o Port Stephens, paesaggi che sembrano quadri.

Il paesaggio che mi ha colpita maggiormente si trova nelle vicinanze di Melbourne, sulla Great Ocean Road, sto parlando dei Dodici Apostoli, i colori di quel paesaggio sembrano quasi innaturali tanto sono vivi. Ah, forse è inutile dire che vedere l’ Opera House e l’ Harbour Bridge dal vivo è da pelle d’ oca!

Anche dal punto di vista del divertimento Sydney offre davvero tanto, ogni sera a settimana c’ è un locale, pub o discoteca, con ingresso libero in modo da potersi divertire senza avere troppi sensi di colpa per il portafoglio.

Insieme alle mie amiche le nostre mete fisse erano il Side bar e l’Ivy!

Tuttavia, molto spesso passavamo le serate a casa a chiaccherare tra di noi a cercare di imparare lo spagnolo e il francese, vivevo in casa con due colombiani , due francesi e tre italiani.

Ricordo la serata degli addii e posso assicurare che sentire i miei inquilini salutarmi in italiano è stata una delle emozioni più commoventi mai provate.

Il bello di queste esperienze è che essendo lontano da casa con altri ragazzi, anche essi soli, si tende a creare un nucleo familiare e ad aiutarsi sempre, ecco dov sta la magia del viaggio e credo sia la cosa che piu mi ha colpita.

I miei amici sono diventati la mia famiglia, il mio unico punto d’appiglio in una terra lontanissima e viceversa, quindi posso affermare che l’ Australia mi ha fatto conoscere persone meravigliose!

Una in particolare, Antonino Loggia che mi è sempre stato vicino e che mi ha aiutata nei momenti piu duri, oltre ad essere un ottimo amico, non ce l’ avrei mai fatta senza il suo aiuto.

Insomma, per riprendere la frase che mi ripeteva sempre Antonino

L’ Australia non è per tutti.

Ma un’ esperienza cosi credo sia un’opportunità da non perdere!

 

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