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Le truffe sui migranti in Australia

Quali sono i veri problemi del sistema di sicurezza del confine australiano? Il dibattito pubblico ha focalizzato l’attenzione sul terrore per lo sbarco dei clandestini, ma il Dipartimento di Investigazione per l’Immigrazione ha rivelato che le truffe sui migranti in Australia allo scopo di far loro ottenere un visto rappresentano una questione ben più urgente da risolvere.

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COSA VUOI SAPERE?


Il dibattito pubblico sulla frode migratoria

I clandestini a bordo di un barcone spaventano più delle truffe sui migranti in Australia, i quali riescono ad ottenere un visto solo grazie alla falsificazione di documenti o di qualifiche. Questa è la realtà dei fatti, forse dura da ammettere, sulla frode migratoria: il rifugiato fa più paura del truffatore. Ed è anche questa l’idea che il governo di coalizione australiano ha abilmente insinuato nell’elettorato utilizzando sempre di più gli arrivi in barcone dei rifugiati per attaccare l’opposizione.

Il rifugiato non è più visto come una persona che scappa da un Paese nel quale rischia di morire, ma è un potenziale criminale, una minaccia per la sicurezza. Il marchio del Dipartimento dell’Immigrazione e della Cittadinanza per le Forze Australiane di Confine ha rischiato di peggiorare questo dibattito disonesto: il sistema australiano in precedenza era aperto alla valutazione delle agevolazioni per l’ingresso nel Paese basata sul dialogo; oggi purtroppo si sta trasformando in un apparato che abbraccia sempre di più una visione paramilitare e ostile verso il mondo. Questa è la causa per la quale molti dei funzionari del Dipartimento per l’Immigrazione hanno lasciato il proprio lavoro: alcuni sono stati costretti ad andarsene, altri si sono rassegnati per via dei cambiamenti radicali. Il Dipartimento ha subito una grossa perdita di staff con esperienza e la conseguenza è stata un impoverimento nell’abilità di dare la caccia alle truffe sui migranti in Australia. Infatti si è scoperto recentemente qual è il vero problema della sicurezza dei confini australiani: quanti riescono ad accedere ai programmi di immigrazione senza tuttavia avere i requisiti necessari.


L’opinione di Joseph Petyanszki, funzionario dell’immigrazione

Joseph Petyanszki

Joseph Petyanszki ha amministrato il Dipartimento di Investigazione per l’Immigrazione negli stati del Victoria, del South Australia, di Tasmania e del Western Australia tra il 2007 e il 2013. Ha lavorato nel Dipartimento per un totale di 27 anni.

Egli ha raccontato di un incontro che ha cambiato il suo modo di vedere le cose: nei primi anni ’90, visitando alcuni campi profughi, ha potuto vedere centinaia di migliaia di persone disperate in cerca di aiuto, che vivevano in un limbo tetro e inflessibile. Nell’intervistare alcune famiglie a proposito del loro tentativo di superare i confini australiani in modo illecito, conobbe un australiano originario dell’Eritrea, che perlustrava i campi alla ricerca della propria madre e dei fratelli. Quest’uomo disse a Joseph Petyanszki che non riusciva a capire come questi potesse fare il suo lavoro sapendo che nel giro di dodici mesi almeno una famiglia su quattro di quelle che stava respingendo avrebbe subito un lutto.

Questo commento fece riflettere Petyanszki sull’importanza del suo lavoro e sull’impatto che aveva sulle vite con le quali entrava in contatto.


La vera frode migratoria: le truffe sui migranti in Australia legate al visto

La locandina anti-immigrazione clandestina del governo Australiano.

È vero che gli arrivi in barcone sono un problema, ma ce ne sono di ben più gravi. Lo sapevi che sono di più gli immigrati illeciti che arrivano in aeroplano di quanti ne arrivano in barca?

Dopo numerose investigazioni da parte del suo staff, Joseph Petyanszki ha rivelato che le truffe sui migranti in Australia riguardano soprattutto l’accesso illecito ai seguenti tipi di visto: Student Visa, Skilled Migration Visa e 457. Le indagini hanno rivelato che migliaia di candidati migranti qualificati hanno ottenuto un visto presentando titoli di studio fasulli conseguiti in college privati australiani, finanziati dai contribuenti. Sono state contraffatte anche le qualifiche di alcune delle più prestigiose università nel Victoria.  L’investigazione ha rivelato fino a 4000 candidati migranti che hanno usato documenti falsi per proporsi ai programmi di immigrazione.

È stato scoperto che addirittura alcuni college privati hanno inserito nei loro database alcune informazioni false sulla presenza di studenti che non erano tenuti a frequentare i corsi per via di lavori full time. Per di più era segnalato che tali studenti fittizi erano provvisti di qualifiche che li rendevano candidati adatti alla migrazione.

Le truffe sui migranti in Australia sono state scoperte, ma solo pochi dei soggetti in questione hanno subito la cancellazione del visto: grazie ad avvocati intelligenti e agenti della migrazione corrotti, molti di coloro che si supponeva sarebbero stati rimpatriati hanno invece trovato scappatoie alla legge e sono rimasti in Australia.


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Le truffe sui migranti in Australia sono una bassezza morale oltre che una scorrettezza legale. Ti sembra che il tuo sogno sia una missione impossibile da realizzare senza qualche espediente poco lecito? In realtà ottenere un visto non è un obiettivo troppo complicato da raggiungere: rischi di credere il contrario solo se non hai tutte le informazioni e il supporto necessario.

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Come risolvere il problema delle truffe sui migranti in Australia?

L’Australia ha bisogno di più funzionari che si concentrino sull’individuazione delle truffe sui migranti in Australia. Le leggi sull’immigrazione d’altra parte dovrebbero avere meno lacune, per evitare che queste ultime possano essere utilizzate dagli agenti di migrazione corrotti. Per anni la legge e il sistema hanno favorito l’arrivo dei truffatori a spese dell’integrità del programma di migrazione australiano.

Non si può parlare di frode dell’immigrazione senza menzionare il significativo numero di agenti che approfitta della propria posizione per aiutare gli immigrati nella realizzazione delle loro truffe, guadagnando ingenti quantità di denaro. Le investigazioni hanno identificato molti agenti coinvolti in questa frode, ma davvero pochi sono realmente arrivati di fronte alla corte o hanno subito la radiazione dall’albo degli agenti della migrazione. Alcuni di essi hanno guadagnato milioni e appena gli agenti hanno cercato di accusarli questi sono fuggiti oltreoceano. Tutto ciò che si sono lasciati alle spalle sono state ville vistose e macchine costose.


La realtà odierna delle truffe sui migranti in Australia

Bisogna precisare che sebbene ci siano grandi gap nel controllo sull’immigrazione, per fortuna sono relativamente pochi gli agenti corrotti che hanno favorito le truffe degli immigrati. Il vero problema nel sistema sono ora i dubbi che si sono instaurati all’interno del Dipartimento a proposito dei suoi agenti.

Nel dibattito sulla sicurezza di confine, è stato facile spostare l’attenzione del pubblico sull’arrivo dei barconi, ma questa paura dilagante è stata completamente ignorata qualora si è venuto a conoscenza delle truffe sui migranti in Australia, le quali hanno messo l’accento sull’opportunità da parte delle persone di poter raggirare in modo significativo i programmi australiani in materia di immigrazione.

Per il futuro si auspicano un aumento dei controlli, la diminuzione della corruzione e una maggiore focalizzazione sui veri problemi riguardanti l’immigrazione australiana.