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Luca Deasti: come fare il designer a Stoccolma

Luca Deasti si racconta a Portale Australia e spiega il percorso professionale che lo ha portato a diventare un web designer di successo a Stoccolma in Svezia.

Dopo essersi diplomato al Liceo scientifico a Vercelli e laureato come Graphic & Virtual Design al Politecnico di Torino, Luca Deasti si iscrive presso la Media production Royal institute of Technology Stockholm, a Stoccolma appunto, poi frequenta la Stockholm School of Entrepreneurship e, infine, l’Interactive Communication Berghs School of Communication.

Spinto da una forte passione per il Design e determinato nel raggiungere un obiettivo lavorativo importante, Luca Deasti, dimostra fin da subito un talento innato per l’eccellenza, distinguendosi per la dedizione e l’impegno con cui si applica allo studio e alle sue prime esperienze lavorative.

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In cosa consiste il tuo lavoro? Di cosa ti occupi? Cosa significa per te essere “designer”?

Sono un designer e creativo nell’ambito digitale, con esperienza nella pubblicità. Mi occupo di art direction e creative concept development. Un designer è un progettista in grado di combinare funzionalità, estetica e creatività in un unico prodotto, sia che si tratti di un prodotto fisico, digitale, di un servizio o di una campagna pubblicitaria, un designer spesso è colui che sta dietro alla “big idea”.

Quando hai capito che il tuo futuro professionale si sarebbe svolto all’estero?

È  successo in maniera molto naturale. Mi sono allontanato dall’Italia per motivi di studio e, visti le possibilità, ho continuato con il mio percorso formativo all’estero in Svezia a Stoccolma, per l’esattezza.

Perché proprio la Svezia?

Ho scelto la Svezia per il clima innovativo nel campo del design e della pubblicità. Inoltre, condivido l’estetica minimalista e sobria tipica dei paesi nordici.

Parla della città Stoccolma, cosa ti piace e cosa non ti piace?

Stoccolma è una delle migliori città al mondo in rapporto alla qualità di vita. La natura fa parte del paesaggio urbano ed, essendo la città situata su isole, si è sempre circondati dal verde e dal mare. Il mio appartamento è situato a dieci metri dall’acqua, con un piccolo “orticciolo” e barche ormeggiate sotto casa.

L’unica nota stonata, purtroppo, è il tempo, in quanto l’inverno è lungo e rigido, e le ore di sole sono poche durante il periodo tra ottobre e marzo.

Cosa ne pensi degli abitanti di Stoccolma?

Riservati ma socievoli; da questo punto di vista mi sono integrato velocemente, senza problemi. Posso dire che la maggior parte delle mie migliori amicizie siano nate proprio qui in Svezia.

Cosa ti sta offrendo la Svezia che l’Italia non poteva offrirti?

La Svezia conta una popolazione di 9 milioni di abitanti, contro i 60 milioni dell’Italia, pertanto, in campo lavorativo ci sono più opportunità (meno concorrenza). La Svezia, inoltre, ha un sistema meritocratico, pertanto è facile fare carriera anche in giovane età.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Non ho progetti prestabiliti, a parte viaggiare di più, magari trasferirmi in qualche paese caldo (magari l’Australia? ndr)

Qual è l’obiettivo che ti poni per il 2016?

Comperare una barca. Imparare a giocare a golf.

Descriviti con un aggettivo

Ribelle.

Se fossi un oggetto di design cosa saresti?

Juicy Salif, lo spremiagrumi disegnato da Philippe Starck per Alessi.

Che stile di arredamento preferisci?

Minimalistico. Linee semplici e toni naturali, con molti materiali grezzi (pietra, cemento, legno non verniciato, oro)

Qual è il tuo stile di abbigliamento?

Ho diversi completi giacca e pantaloni, stoffe solo italiane. Direi formale, spezzo utilizzando fazzoletti da taschino (ne ho una collezione oramai) e piccoli accessori minimal chic.

Cosa fai nel tuo tempo libero?

Mi piace produrre musica elettronica, e da diversi anni mi esibisco come DJ in Scandinavia.

Luca Deasti, infatti, non è solo un designer brillante nel suo settore, ma, come lui stesso ammette, un musicista. a saputo approfittare della sua permanenza in Svezia, per perfezionare il suo percorso come musicista. Tra i suoi generi preferiti si annoverano hip hop, soul, funk, pop, progressive house, mentre è alla ricerca continua di nuovi sound e samples.  Proprio lo scorso 2 febbraio sul giornale “La Sesia” di Vercelli  è uscito un articolo che parla si lui con il titolo: “Sogno di un lavoro a tempo pieno nella musica”. Nell’articolo Luca Deasti racconta come si è avvicinato alla musica fino da piccolo, comprandosi la prima chitarra elettrica con i risparmi ottenuti dal suo primo lavoro. “Da quando mi sono trasferito in Svezia ho iniziato a fare musica a livello professionale” -racconta sulle pagine de “La Sesia”- “Sia suonando come dj in diversi locali, sia producendo”. conclude

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Cosa ti manca dell’Italia?

Soprattutto la mia famiglia. Ma anche le verdure fresche, all’estero sono spesso importate e mancano di gusto.

Cosa non ti manca dell’Italia?

Il traffico.

Se potessi tornare indietro nel tempo, cosa cambieresti della tua vita?

Niente, sono della filosofia che tutto accade per un motivo. Penso che ci sia un “grande designer” dietro a ciascuna esistenza.

Se potessi viaggiare nel futuro, cosa vorresti sapere della tua vita?

Se perderò i capelli e diventerò calvo.

Cosa volevi diventare quando eri bambino?

Ho cambiato idea più o meno 15 volte ogni anno. Non so ancora oggi cosa farò da grande.

Un posto che vorresti visitare nel mondo?

Tokyo

Pensi che Stoccolma sia la tua “casa” o vorresti spostarti altrove?

Per ora Stoccolma è casa, vivo qui ed è qui che ho stretto la maggior parte dei miei rapporti. Non considero, però, mai un posto “casa”, potrei trasferirmi domani senza pensarci due volte.

Un rimpianto e un rimorso

Sinceramente nessuno.

Racconta un successo professionale

Il premio vinto per la migliore campagna creativa nel gruppo H&M mondiale nel 2015 con Cheap Monday, a parimerito con il riconoscimento ottenuto per il miglior mercato creativo con Peroni Nastro Azzurro nel gruppo SAB Miller sempre nel 2015.

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Racconta un fallimento che hai vissuto nella tua carriera

Ogni fallimento è un successo, in quanto mi ha insegnato qualcosa di nuovo. Non vedo in genere fallimenti, chi non fallisce è chi non prova.

Dai un consiglio a chi come te sogna un futuro migliore all’estero

Non fatevi intimidire, un’esperienza all’estero cambia la vita in meglio! Cercate di spostarvi lontano da casa, di vivere nuove culture e di conoscere tante persone! Se vi spostate all’estero tentate di non escludervi dalla realtà del nuovo paese frequentando altri italiani. Ci saranno tante soddisfazioni.

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Il tuo motto nella vita

Non te la prendere che tanto poi muori!

Cosa significa per Luca Deasti “avere successo” nella vita?

Per definire “successo” bisogna definire prima degli obiettivi. Io mi sono spesso posto degli obiettivi diversi, ma raggiungibili, con impegno e positività. Non importa quale sia l’obiettivo, ma chi non ci prova nemmeno è colui che fallisce.

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Una curiosità sulla Svezia

L’89% della popolazione parla inglese. Questo grazie alla televisione, che non è doppiata e trasmette i programmi in lingua originale con i sottotitoli. Un’altra è che in Svezia è illegale battezzare i propri figli “Ikea”.

La storia di Luca Deasti è un altro buon esempio di chi ha saputo cogliere un’opportunità all’estero e trasformarla in un’occasione di crescita personale e professionale. Quando gli chiedo quali siano i suoi progetti per il futuro lui non nasconde il desiderio di potersi dedicare a tempo pieno alla musica, dimostrando varietà di interessi, apertura mentale, ma soprattutto una costante voglia di mettersi in gioco e seguire le proprie passioni per trasformarle in un lavoro.

Inizia anche tu a fare delle tue passioni un lavoro, focalizza le tue energie sugli obiettivi che intendi raggiungere e lavora su te stesso per superare quegli ostacoli mentali che ti tengono fermo ai blocchi di partenza.

Ready, steady, go!