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Geologi australiani trovano un meteorite più vecchio della Terra

Un meteorite da una galassia lontana, molto lontana, ha raggiunto il suolo australiano giusto in tempo il Nuovo Anno.  In realtà ho un po’ esagerato. Potrebbe provenire dalla cintura tra Marte e Giove, ma si tratta comunque sempre di una distanza incredibile.

Phil Bland, un geologo planetario presso la Western Australia’s Curtin University, ha trovato quest’antico meteorite durante la notte di Capodanno.

È stato possibile rintracciare il meteorite dal peso di 1.7 kg grazie ad un sofisticato sistema di 32 fotocamere che appartengono al  Desert Fireball Network e si trovano tutte nell’outback, Bland ha dichiarato a Mashable Australia. “Abbiamo organizzato questo sistema di fotocamere, in modo da osservare automaticamente l’area. Sono state progettate per notificare ogni meteorite in arrivo attraverso l’atmosfera, comunicandolo poi ai ricercatori”

Il 27 Novembre il meteorite è stato fotografato dall’osservatorio Desert Fireball Network nei pressi di William Creek, in South Australia.

Una corsa contro il tempo per recuperare il meteorite

Nella stessa giornata un numero consistente di camere hanno riportato qualcosa di grosso  e molto luminoso nel cielo della notte. Il gruppo di Bland  è stato così in grado di delineare la traiettoria dell’oggetto visionato. “Abbiamo  notato le sue considerevoli dimensioni e pertanto abbiamo ritenuto che fosse in grado di resistere all’atmosfera, riuscendo ad intuire dove avremmo potuto trovarlo”, ha spiegato.

A quell punto, è stata una corsa contro il tempo per tracciare l’oggetto proveniente dallo spazio, prima che le piogge incessanti riuscissero a farlo affondare nel fango.

Grazie all’utilizzo di droni, i ricercatori sono stati in grado di trovare il luogo dove sarebbe potuto avvenire il possibile impatto a Kati Thanda-Lake Eyre, nel South Australia. Due uomini locali appartenenti ad un gruppo di indigeni della zona, Dean Stuart and Dave Strangways, li hanno condotti nell’area, e Bland ha così potuto scavare a mani nude nel fango per raccogliere il meteorite.

“Non riuscivamo a vederlo, così ho iniziato a pensare che le piogge dei giorni precedenti avrebbero potuto  portar via il meteorite. L’abbiamo trovato veramente circa tre ore prima che le piogge tornassero a cadere battenti”, ha dichiarato.

È una semplice pietra, diciamo, potrebbe apparire coì agli occhi dei più, ma in realtà, spiega Bland, potrebbe essere un’interessante fonte di informazioni utili per I ricercatori.

Dal momento che le varie telecamere hanno tracciato i suoi movimenti, gli scienziati saranno in grado di ottenere importanti informazioni sulla sua orbita e sulle sue origini. “Abbiamo pochissime informazioni dai meteoriti. Ogni volta, ci insegnano qualcosa di nuovo. Ci sono circa 50.000 meteoriti nelle collezioni in giro per il mondo ma di questi, solo per venti siamo venuti a conoscenza della loro orbita”, ha spiegato Bland.

Questo meteorite molto probabilmente risale a 4 miliardi e mezzo di anni fa, il che significa che è più vecchio del pianeta Terra. Tuttavia, come ha sottolineato Bland, molti meteoriti sono più vecchi della Terra”, e questo potrebbe esserci utile per comprendere qualcosa in più sulla formazione del nostro sistema solare.

Ora, non resta agli scienziati che scansionare il meteorite per registrar la sua forma, e quindi tagliarne una parte sottile per stabilirne la composizione e determinare così, in modo esatto, per quanto tempo abbia vagato nello spazio. In seguito svilupperanno anche un’analisi della sua orbita. “Metteremo tutto insieme e saremo in grado di completare la storia”, ha concluso Bland.

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