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Autostima : sei il migliore o no?

La grande domanda da porsi è “cosa pensate di voi stessi?” Se il vostro capo vi avvicina e vi offre un nuovo lavoro con un aumento di stipendio e una maggiore responsabilità pensate che potreste gestirlo e portalo a termine? Immaginate di aver incontrato una persona splendida, intelligente e ammirato da tutti gli altri. Nel caso foste attratti da lui pensate che riuscireste ad avere successo e conquistarlo? Se la risposta a queste domande è si la vostra autostima è probabilmente in ottima forma. Se invece avete risposto no forse dovreste farvi qualche domanda sulla vostra autostima.

Strano ma vero

Per fortuna, c’è molto che puoi fare per migliorare l’autostima ma cercarla di raggiungerla a tutti i costi non è la soluzione. Raggiungere i piccoli obiettivi quotidiani è il modo migliore per migliorare la tua autostima. Il modo in cui osservi te stesso ha un forte impatto sulla qualità della tua vita e sulla tua performance in tutto ciò che provi a fare. Se hai una bassa autostima è molto probabile che i risultati delle tue azioni saranno negativi e ti sentirai giù di morale per le tue prestazioni. Se invece hai un’alta stima di te non solo i risultati saranno migliori ma essi ti renderanno orgoglioso di quello che hai fatto nella vita. L’autostima è la risorsa più importante di cui puoi disporre nella tua vita.

Domande e risposte

Qui ci sono alcune domande che sono adatte ad un test per l’autostima. Le useremo per introdurre nuovi concetti importanti:

  1. Quando ti confronti con una nuova attività, cosa pensi? Ti senti competente?
  2. Quando pensi a te stessi pensi di poterti definite come una brava persona?
  3. Gli obiettivi che ti poni sono in base ai tuoi sogni o sono quello che gli altri vogliono per te?
  4. Quando le cose vanno male come ti comporti? Ti senti bene o perdi le speranze?
  5. Ti sei mai sentito così sicuro da accorgerti di non essere preparato per il lavoro da affrontare?

L’autostima è la stima del proprio valore. La prima domanda riguarda la tua capacità di fare le cose. Questo significa che è possibile fissare obiettivi e perseguirli con successo, che si possono prendere incarichi impegnativi se si è sicuri delle proprie capacità. Solo con una profonda autostima si può far realizzare tutto ciò che veramente desideri: è l’autostima il potere centrale della tua vita. Uno dei modi che possono essere utilizzati per ottenere un aumento di fiducia è il pensiero positivo, ma studi recenti hanno dimostrato che inseguire solo questo può essere controproducente. Le persone con bassa autostima possono anche fare affermazioni positive ma la loro mancanza di fiducia spesso li porta al fallimento. Ciò che ne consegue è una depressione ancora maggiore. Si può fare molto di più: si possono trovare i propri punti di forza facendo un esame completo dei propri interessi, delle proprie abilità e conoscenze e di tutte le esperienze che hai avuto. La ricerca mostra che anche un semplice elenco delle proprie caratteristiche può essere utile. Una volta che avrete stilato la vostra lista potrete trovare connessioni tra i vostri pregi e gli obiettivi che vi sarete posti per farli al meglio.

La seconda domanda introduce la potente componente interna dell’autostima. Il centro dell’autostima si trova dentro di te, al centro stesso di ciò che sei. È la tua convinzione che sei una persona di valore che vive in un mondo che ha un senso e non è casuale. È necessario avvertire sensazioni positive e concentrarsi sul fatto di essere una persona di reale valore. Come si arriva a tali conclusioni? Si deve creare una lista di azioni che generano valore: per esempio aiutare gli altri. Ogni volta che aiuterete il prossimo il vostro cervello riconoscerà che state compiendo una buona azione e la vostra autostima sarà migliorata.

Raggiungere gli obiettivi è uno dei punti fermi per far crescere la tua autostima. Ma gli obiettivi che ti poni sono i tuoi o quelli degli altri? Ho incontrato una ragazza all’università che aveva trascorso la sua infanzia e la sua adolescenza facendo gare di pattinaggio artistico perché sapeva che era quello che la madre voleva che lei facesse. Stava realizzando il sogno di sua madre, ma non il suo, e lo ha fatto a caro prezzo. Questa ragazza non ha mai avuto una possibilità e ha sempre faticato a trovare la sua direzione nel mondo? Perché? Non ha mai sperimentato l’espressione libera del suo vero sé. Invece è assolutamente necessario trovare il proprio centro: da lì partono tutte le direzioni della tua vita.

La domanda numero quattro mi ricorda il numero di volte che mi sono impegnato cercando di fare in modo che le cose andassero bene.

Ero al terzo anno del corso di laurea in scienze e tecniche psicologiche, fummo divisi in gruppi di 15 e con dei giornali dovevamo realizzare un castello. Dovevo vincere. E allora mi feci in 4 , cominciando e dando indicazioni a tutti gli altri ragazzi che, vedendomi cosi` preso, cosi` motivato, mi lasciarono dirigere. Il fatto fu, che cosi` preso a pensare gia` di vincere quando il professore stava ancora spiegando il progetto, capii che vinceva chi avesse realizzato la torre piu` alta e fu cosi, che dirigendo 15 persone, chi faceva la base, chi usava lo schoth, chi arrotondava le pagine, venne una torre alta 2 metri.

Ero fiero di me, avevo la torre piu` alta, quando il professore rivolgendosi al nostro gruppo

“Hey ragazzi, quella e` la torre di pisa, ma che avete in testa?”

quasi 200 ragazzi dentro quell’aula si misero a ridere verso il mio gruppo, e la colpa era stata al 100% mia. Mi sentii trafitto, distrutto, e non perche` gli altri ridessero di me, ma per le persone che si erano fidate di me. Mi scusai personalmente con tutti e 14 i miei colleghi, che non la presero seriamente conme me, insomma, era solo un cavolo di castello di carta. Pero` da quel giorno, ogni volta che ho dovuto fare, guidare qualcun altro, ho sempre pianificato e chiarito prima, e da allora mi sono assicurato che da ambe le parti fosse tutto chiaro al 100%.

L’esperienza  è la nostra più grande fonte di apprendimento. Ricordatelo sempre. Davanti agli errori si può andare in panico oppure usarli per migliorare la propria autostima. Il successo la rafforza ma le delusioni non devono distruggerla.

Ricordati sempre che l’autostima non deve essere troppo alta. La domanda cinque ci riporta a questo problema: avere una concezione troppo alta di sé ci può rendere poco preparati per il lavoro da svolgere. Oppure la nostra alta autostima rende difficile per gli altri lavorare con noi e vanifica la nostra competenza. Lo stesso problema c’è anche con cui ha una troppo bassa autostima. Di recente i media si sono interessati alle vittime del bullismo nelle scuole. Alcuni sono vittime di violenze fisiche mentre altri soffrono per le campagne di odio che finiscono per rovinare la loro vita. L’autostima è fondata su una relazione. Attingiamo da ciò che le persone intorno a noi dicono di noi e da quello che stiamo facendo. Quando la gente nel nostro ambiente quotidiano ci abbatte e trova tutto ciò che facciamo inadeguato, cominciamo a interiorizzare queste reazioni e, infine, diventano il modo in cui guardiamo noi stessi e la base di quello che ci aspettiamo per il nostro futuro. Per alcuni di questi ragazzi l’immagine del loro futuro è diventata insopportabile.

Come possiamo migliorare la nostra autostima? Abbiamo già visto come possiamo migliorare la nostra concezione di noi stessi e le nostre aspettative per il futuro. Dobbiamo essere in grado di esaminare la nostra esperienza interiore e avere valori chiari da rispettare nella nostra vita. Per quanto riguarda le nostre azioni, dobbiamo essere sicuri che gli obiettivi che ci prefissiamo sono nostri dobbiamo essere in grado di seguirli con energia e abilità. Molto dipende dal feedback che riceviamo: dobbiamo anche essere sicuri di avere persone intorno a noi che sono buoni modelli di autostima e che ci forniscano un feedback utile per guidare lo sviluppo della nostra autostima. Costruire una rete sociale solida è una delle basi della crescita della nostra autostima.

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Comments
  • Mauro

    Ciao Antonino, grazie per questo articolo, sto seguendo la tua avventura in Australia e devo dire che ci vuole una grande dose di autostima e auto consapevolezza per riuscire a fare quello che stai facendo tu, infatti ho sentito dire che la maggior parte dei ragazzi entro i primi mesi se ne ritornano.

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