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Gli ostelli australiani

La maggior parte di coloro che decidono di andare in Australia per lavoro o per viaggiare, sceglie come prima sistemazione gli ostelli australiani, da un lato per i costi contenuti, dall’altro per le caratteristiche uniche che possiedono.

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L’Australia, paese dove arrivano ogni anno milioni di ragazzi da tutto il mondo, offre una ricca scelta di ostelli dedicati ai giovani viaggiatori, comunemente definiti Backpackers. Oltre ad essere una sistemazione pratica e veloce, quella in ostello è anche un’esperienza molto divertente, perché mette in contatto con altri ragazzi che, come te, hanno deciso di intraprendere questa avventura.

Esistono varie categorie di ostello e possiedono diverse caratteristiche:

Ostelli a gestione familiare

Sono degli ostelli poco caotici e piuttosto piccoli, dove si ha la possibilità di entrare subito in contatto con la gente locale e immergersi nella cultura australiana. Sono perfetti per chi non ama troppo la confusione.

Ostelli della gioventù

Soprattutto in città e nelle zone turistiche questi ostelli sono dei veri templi del divertimento. Spesso simili a dei piccoli resort, offrono la possibilità di incontrare tante altre persone che come te sono in cerca di divertimento.

Working hostels

Questi ostelli sono leggermente più cari dei precedenti, ma forniscono un sacco di opportunità. Di solito si trovano nelle zone rurali e ad essi si rivolgono soprattutto le farm in cerca di manodopera. Anche in questo settore esistono le truffe quindi il mio consiglio è sempre quello di fidarsi del caro e vecchio passaparola e sentire le esperienze di chi ha già provato.

Facciamo un po’ di chiarezza sui working hostels

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Ciao Stefano, grazie per i complimenti. Sarebbe meglio precisare che i Working Hostels in teoria dovrebbero aiutare i propri ospiti nella ricerca di un lavoro, ma non c’è la certezza di riuscire a trovare un impiego duraturo. Può capitare che vengano segnalati lavori che non hanno a che fare con le farm, oppure lavori pagati a cottimo e che non durano più di due o tre giorni. Ad alcune persone è capitato anche che ostelli di questo tipo pubblicizzassero il servizio, e poi in realtà si limitassero a fornire materiale informativo e brochures su come muoversi per cercare lavoro in zona. Oppure, conosco persone che prima di riuscire a trovare un lavoro, hanno comunque soggiornato una settimana a vuoto presso il working hostel, perché il lavoro non era sempre disponibile.                       
 Antonino Loggia

Qualunque tipo di ostello sceglierai, le condizioni della tua permanenza saranno più o meno le stesse.

Le sistemazioni più economiche sono quelle in camerata (di solito divise tra maschi e femmine, ma talvolta anche miste) con letti a castello. Quasi tutti gli ostelli offrono anche, ad un prezzo più alto, la possibilità di avere una camera matrimoniale con bagno privato (la soluzione migliore se viaggi in coppia).

Solitamente la cucina,  il bagno e il soggiorno (zona che comprende televisione, computer etc) sono in condivisione e il Wi-fi è il più delle volte a pagamento con schede prepagate (solo in un ostello in cui sono stato, a Manly, era disponibile la connessione gratuita tramite tre vecchi pc, oppure due cavetti LAN da attaccare ai portatili, diversamente negli altri ostelli in cui ho soggiornato, come l’X-base e il YHA acquistavo delle ricariche prepagate, 5$ per un giorno o 15$ per una settimana). Inoltre avrai a disposizione il tuo armadietto dove lasciare i tuoi beni, anche se, è bene ricordarlo, i malintenzionati sono dappertutto, quindi custodisci i tuoi oggetti con cura.

Infine puoi tranquillamente prenotare il tuo ostello già dall’Italia per un breve periodo e poi cercare una sistemazione migliore una volta giunto in Australia. Questo ti assicurerà almeno punto d’appoggio per i primi giorni che ti serviranno ad ambientarti.

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Una personale considerazioni finale

Ho trascorso quasi due mesi in ostello, in pratica i primi due mesi qui in Australia. Ci sono sicuramente pro e contro e qui di seguito provo a riassumerteli.

Cominciamo dagli aspetti negativi: per me che sono claustrofobico, dormire in stanzette con altre sei persone che di notte chiudevano tutto, sigillando la stanza, non è stato affatto piacevole. Un altro “contro” è sicuramente che non ti sentirai come a casa tua e avrai solo una cassetta di sicurezza, quindi la valigia rimarrà intatta per tutto il periodo che resterai in ostello.

Le persone che sono in ostello (Working Hostels a parte) si trovano spesso in vacanza, quindi alcool, feste e rumore fino alle 4 del mattino faranno parte del pacchetto, quando poi prenderai finalmente sonno, gli schiamazzi e le urla dei surfisti che alle sei e mezza si alzano per andare a surfare (come se le onde stessero per finire), ti daranno un sonoro “Buongiorno!”

Convivendo con altre persone, ti troverai, purtroppo, a scoprire che non tutti e ripeto purtroppo, sono maniaci della pulizia come te o hanno un’idea di “pulizia” come la tua.

Dopo aver fatto tutte queste considerazioni negative, posso dirti però, con grande onestà, che l’ostello ha anche tantissimi aspetti unici e positivi.

ostello-australiaL’ostello costa di più di una stanza singola (io ho speso tra 28$ a 35$ a notte) e se te ne vai prima della data concordata per il check out (periodo già pagato) spesso non ti rimborsano; ma allo stesso tempo si rivela più conveniente che affittare una stanza nel primo periodo, per cui dovreste invece dare un anticipo (chiamato “bond”) che va dalle due alle quattro settimane e, talvolta, comprarvi i mobili se si tratta di una stanza senza “furniture” (ovvero mobilio).

L’ostello, al contrario, ti offre tutto al tuo arrivo e puoi cambiare sistemazione quando vuoi. Il mio personale consiglio è di soggiornare in ostello per qualche tempo, cercarti un lavoro, trovare un ostello vicino al lavoro e intanto cercare una buona casa o stanza vicino al posto di lavoro. Molto spesso i nuovi arrivati cercano prima la casa e poi il lavoro, rischiando di trovarlo a un’ora e più di treno che, tradotto in un tragitto di andata e ritorno quotidiano, diventa stressante, ma soprattutto costoso.

In ostello avrai la possibilità di conoscere moltissime persone di nazionalità diverse e questo, sia per quanto riguarda il lavoro, sia per l’instaurarsi di vere e proprie relazioni sociali è una vera manna dal cielo.

Ho stretto davvero delle bellissime amicizie con ragazzi italiani che erano “sulla mia stessa barca”, lontani da casa, soli, non sapevano l’inglese ed erano alla ricerca di un lavoro.

Abbiamo mangiato insieme, siamo usciti, ci siamo divertiti e passato serate bellissime, poi ognuno di noi ha proseguito per la sua strada, ma non ci siamo persi nonostante tutto e continuiamo a sentirci; sono ormai più amico con loro che con molti altri e spero davvero di rivederli presto.

E tu? Hai già fatto un’esperienza in ostello? Scrivici i tuoi dubbi prima della partenza o le tue impressioni al tuo arrivo in ostello.

Su Portale Australia trovi le recensioni degli ostelli di Sydney.

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Showing 4 comments
  • Stefano M.

    Ottimo Articolo, non sapevo che esistessero degli ostelli dove il titolare ti trova un lavoro, grazie!

  • giovanni bologna

    bravo sei veramente in ganba a scrivere la verita chi e venuto in questa terra per lavoro seriamente ne trovera a palate deve solo far vedere che a volonta il resto pian piano verra solo non vi spaventate che l Australia e bella laustraliani amano l italiani

    • Antonino Loggia

      Ciao Giovanni, grazie. Tu sei in Australia da tanto tempo?

  • Alvise

    Palate di lavoro in Australia a dire il vero non ne ho trovate! Dipende da quello che si sa fare: se si ha esperienza nel settore alberghiero oppure lavori manuali di altro tipo,anche senza parlare inglese il lavoro si trova,altrimenti è molto dura. Sono da 8 mesi ad Adelaide,ho passato il primo mese e mezzo a cercare,altro che una settimana. Ho 27 anni e ho una laurea magistrale in traduzione e interpretariato,ho trovato per 5 mesi come assistente linguistico nelle scuole,grazie alla laurea. Ora le scuole sono ferme,per fortuna ho il volo di ritorno tra due mesi,approfitterò per girare un po’. Consiglio di cuore di evitare Adelaide,è veramente un buco. Io l’ho scelta abbagliato dal fatto che fosse considerata tutta rural area,per poi essere buttato fuori dall’unica farm che lavorasse molto dopo tre giorni. Ora sto cercando ancora,ma zero lavoro. Poi ovvio,ognuno ha la sua storia.

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