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STAR : come fare la differenza ad un colloquio di lavoro

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Nel difficile mercato del lavoro, anche in Australia, potrebbe tornarvi utile distinguervi dalla massa e per raggiungere questo obiettivo una buona strategia è seguire il metodo STAR, noto anche come metodo PAR. Attraverso questa tecnica sarete in grado di fornire risposte complete al vostro intervistatore e questo è un innegabile vantaggio perché le risposte specifiche e dettagliate fanno più effetto di quelle vaghe e generiche. Soprattutto se l’intervista è di stampo comportamentale, fareste bene a utilizzare il metodo STAR.

Cos’è un’intervista comportamentale?

L’intervista comportamentale è una tecnica usata durante i colloqui che sta diventando sempre più comune. L’idea alla base di questo tipo di intervista è che i migliori indicatori delle future performance lavorative siano le prestazioni date in passato. Perciò simili colloqui si focalizzano sulle esperienze, le azioni, le conoscenze e le capacità che hanno a che fare con i precedenti lavori. Se il vostro colloquio si basa su questa tecnica, non riuscirete a spuntarla con delle esperienze incomplete o molto generali.

Come rispondere alle domande di un colloquio usando la tecnica STAR

Star è un acronimo che sta per Situation/Task/Actions/Results (Situazione/Compiti/Azioni/Risultati). A volte questa tecnica viene anche chiamata PAR dove P sta per Problem (Problema) mentre A ed R sono equivalenti alle lettere omologhe di STAR. Per usare questa tecnica dovete innanzitutto ascoltare attentamente una domanda e poi dare una risposta che copra tutti i campi previsti dall’acronimo STAR, anche se si stratta di una domanda la cui risposta potrebbe essere molto semplicemente solo si o no. In ogni caso la vostra risposta dovrà includere la situazione e il compito. Se per esempio vi venisse chiesto di descrivere come gestireste una situazione con un collega difficile, potreste rispondere descrivendo una situazione simile verificatasi in passato. Se invece il vostro intervistatore volesse sapere qualcosa a proposito di un eventuale taglio dei costi, dovreste rispondere parlando di come avete fatto una cosa simile in passato.

Vediamo ora in dettaglio come soddisfare in una risposta tutte le voci che compongono l’acronimo STAR. Per quanto riguarda la S, cioè la situazione (Situation) dovete fare un esempio specifico di una circostanza in qualche modo legata al contenuto della domanda; per il compito, identificato dalla lettera T (Tasks), dovreste descrivere appunto un compito che doveva essere portato a termine; per quanto riguarda le azioni (A= Actions), parlate delle azioni che avete compiuto in relazione sia alla situazione che al compito; infine esponete i risultati (R=Results) che avete ottenuto tramite il vostro operato nella circostanza specifica che avete evocato

Un esempio per capirci meglio

Provate a immaginare un candidato che sta sostenendo un colloquio per un lavoro dirigenziale in un fast food. A un certo punto l’intervistatore gli chiede: “Hai mai avuto a che fare con un cliente difficile?” Il candidato potrebbe agevolmente rispondere solo si o no oppure potrebbe dare una risposta generica del tipo: “Si, avevo a che fare abitualmente con clienti difficili”. Un’altra opzione è quella di utilizzare il metodo STAR dando una risposta dettagliata, specifica ed efficace. Vediamo come. Per quanto riguarda la S e la T (situazione e compito, lo ricordiamo) potrebbe rispondere così: “Facevo il supervisore in una caffetteria e un membro dello staff ha preparato male un caffè per un cliente.

Il cliente doveva tornare di corsa a lavoro e quindi era molto arrabbiato. Mi sono reso conto immediatamente del problema e mi sono fatto avanti per risolverlo, si trattava di un cliente abituale e non avevo nessuna intenzione di perderlo”. Per quanto riguarda la A (azioni), potrebbe dire così: “Sono rimasto calmo e mi sono scusato con il cliente. Ho verificato l’ordine e in quattro e quattr’otto ho preparato il caffè corretto personalmente. Mi sono scusato ancora una volta per il disguido e poi gli ho offerto un coupon per la prossima volta che sarebbe venuto a trovarci”. Infine i risultati (R): “Il signore si è calmato e mi ha ringraziato sia per aver corretto l’ordine rapidamente che per il coupon. Dopo i ringraziamenti ha lasciato il locale sorridendo”. È chiaro che una risposta così articolata fa molto più effetto di una vaga o generica: essa infatti dimostra che il candidato ha esperienza, conoscenze e competenze sufficienti per aver a che fare con situazioni del genere in futuro.

Domande “contrarie” durante un colloquio

Siate preparati anche alle domande “contrarie” che potrebbero esservi rivolte duranti un colloquio. Si tratta di quelle domande che vogliono indagare sulle vostre passate esperienze fallimentari. Il vostro intervistatore sta cercando di capire come avete gestito l’insuccesso e quali insegnamenti ne avete tratto. Anche in questo caso per rispondere potrete servirvi del metodo STAR enfatizzando le cose che avete imparato e le contromisure che avete adottato per evitare di ripetere gli stessi errori in futuro.

Prepararsi per un colloquio

Cercate di raccogliere quante più informazioni possibile sulla compagnia. Leggete accuratamente la descrizione dell’impiego e pensate se qualcuna delle vostre esperienze passate potrebbe esservi in qualsiasi maniera collegata. Se siete freschi di laurea potete anche fare riferimento a eventuali progetti o attività di volontariato per preparare le vostre risposte. Provate a stilare una lista delle domande più probabili per un colloquio nel vostro settore e poi usate il metodo STAR per sviluppare delle risposte prima di recarvi a un colloquio.

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