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Australia nell’Unione Europea: un sogno o una reale possibilità?

L’Australia vuole entrare nell’UE e in seguito a Brexit potrebbe anche averne la possibilità. Ma l’Unione Europea vuole l’Australia? Cosa ha da offrire la terra dei canguri al vecchio continente? Per scoprire quali sarebbero i vantaggi dell’ingresso di Australia nell’Unione Europea non perderti questo articolo.

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COSA VUOI SAPERE?


La situazione dopo Brexit

L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea è stato un duro colpo, se non addirittura una causa di costernazione. Ma agli occhi dell’Australia si è aperta una splendida prospettiva per il futuro: entrare a far parte dell’Unione Europea. Si tratta solo di un sogno o ci sono reali possibilità che questo avvenga?

Ecco quanto l’Australia vorrebbe dire in proposito al vecchio continente: “Cara Europa, la Gran Bretagna non ha mai voluto far parte dell’UE, ma d’altra parte gli Australiani ti adorano! Ogni Australiano vorrebbe fare le vacanze a Positano; ma nessuno vuole andare in vacanza a Margate, in Inghilterra. Cara Europa, pensa all’Australia come ad una grande isola greca senza rovine classiche, dove i ragazzi portano la barba lunga e si vestono con magliette a scacchi e non tonache nere. Una grande isola dove soprattutto non c’è ombra dei rifugiati. Alla fine, Europa, imparerai ad amare gli Australiani.”

Per saperne di più leggi anche l’articolo: Le implicazioni di Brexit sul rapporto tra Australia e Unione Europea.

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L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea ha fatto riflettere moltissimo gli Australiani sui possibili risvolti del caso.


Un po’ di storia: come mai l’Australia si sente così vicina all’Unione Europea?

Per capire questo profondo attaccamento dell’Australia verso l’Europa bisogna ripassare un po’ di storia, risalendo ai tempi della colonizzazione britannica.

L’Australia è stata rivendicata dalla Gran Bretagna nel 1770, che si è stabilita nella terra dei canguri nel 1788. Le persone sapevano che erano stati gli olandesi per primi nel 1605 a posare gli occhi sulla grande isola nel Pacifico, e probabilmente anche i Portoghesi 50 anni prima. Se non fosse stato per l’invasione britannica gli Australiani sarebbero potuti crescere con il formaggio Edam e il pollo peri-peri anziché con salsicce e purè.

Per non parlare poi del fatto che il filet de boeuf en croute (filetto di manzo in crosta) era molto vicino all’essere il piatto nazionale australiano! Infatti sarebbe potuta essere una colonia francese: lo sfortunato navigatore francese Jean François de Galauop La Perouse vide dal ponte della propria nave che Arthur Phillip stava spostando la sua colonia britannica da Botany Bay a Sydney Cove. Chissà cosa pensò in quel momento La Perouse! Non c’è da meravigliarsi nello scoprire che scomparve poco dopo aver avvistato gli inglesi. Sarebbe bastato l’intervento di qualche moschetto francese per far insorgere i prigionieri irlandesi contro i loro carcerieri britannici.

Una seconda spedizione francese nel 1802 non andò a buon fine: stavolta si trattava del comandante Nicolas Baudin, che levò l’ancora e fuggì terrorizzato dal gracidare delle rane australiane (o almeno così scrisse il romanziere Jules Verne).

Insomma, se non fosse stato per l’incompetenza francese, l’Australia sarebbe stata una sua colonia.

D’altra parte anche gli spagnoli escogitarono un piano per invadere la colonia britannica, inviando un’armata dal Cile. Ma si trattò anche in questo caso di un buco nell’acqua, ed ecco perché in Australia non si mangia abitualmente la paella accompagnata da un buon bicchiere di Rioja!

Se questi piccoli aneddoti storici ti hanno incuriosito e vuoi avere altre informazioni sulla storia della terra dei canguri non perderti il nostro articolo sulla storia dell’Australia.

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Un dipinto d’epoca che rappresenta il momento in cui gli inglesi hanno colonizzato il territorio australiano.


Dalla colonia inglese all’Australia odierna

Lo stabilimento inglese viene ancora visto oggi in Australia come un triste e imbarazzante incidente. Da quel momento il Paese si è evoluto diventando un potere centrale nel Pacifico, con una popolazione multiculturale di linguisti tremendamente talentuosi, molti dei quali sono in grado di ordinare un caffè o un bicchiere di vino in francese o in italiano; o di chiedere a qualcuno indicazioni per strada, mal interpretare la risposta e partire con un frizzante “andiamo” o “allons-y”. Per gli australiani contemporanei questa attitudine all’utilizzo delle lingue straniere impreziosisce i discorsi, tant’è che molti fanno cadere queste parole come piccoli ornamenti all’interno delle conversazioni quotidiane in inglese.

Ma cos’è l’Australia oggi? Un Paese dove si beve più vino che birra, dove si coltiva, lavora ed esporta l’olio d’oliva. E ogni fibra nervosa del sistema collettivo coglie sempre più somiglianze con lo stile di vita europeo e sa che non ci sono affinità con l’Inghilterra. Gli Australiani vogliono entrare nell’Unione Europea, vogliono far parte della nostra realtà e sentirsi legati ad un continente con il quale hanno più cose in comune di quante non si possa credere al primo sguardo.

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Moltissimi Australiani vedono di buon occhio una possibile entrata del loro Paese nell’Unione Europea.


Cosa significherebbe l’ingresso dell’Australia nell’Unione Europea?

Se davvero l’Australia diventasse membro dell’Unione Europea, potrebbe usufruire dei vantaggi portati dalla convenzione di Schengen (in vigore dal 1995), che comporta l’apertura delle frontiere tra i Paesi aderenti. Se sei un cittadino europeo muovendoti all’interno dello spazio Schengen non sei tenuto a esibire la carta d’identità o il passaporto. Inutile dire quanto sarebbe più facile andare in Australia.

Inoltre potrebbero esserci tutti i vantaggi che comporta l’adozione di un’unica moneta.

Il percorso di quanti volessero intraprendere una nuova vita in un’Australia membro dell’UE sarebbe molto più facile.

In ogni caso purtroppo si tratta solo di un sogno e non ancora della realtà, quindi non ti resta che approfondire la tua conoscenza sull’unica procedura che esiste oggigiorno per entrare in Australia: ottenimento del visto, cambio del denaro e così via.

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Non sarebbe fantastico se non dovesse servire più il visto per andare in Australia?


Come ti può aiutare Portale Australia

È un dato di fatto: l’Australia non è nell’Unione Europea. Per chi è vissuto nel clima UE, dove per viaggiare in un Paese membro basta la voglia di farlo, può non essere facile capire quali sono le procedure da affrontare per cominciare una nuova vita in Australia. Sappiamo per nostra esperienza diretta che non è cosa da poco cavarsela a 16.000 chilometri da casa…

Innanzitutto per spiccare il volo hai bisogno di un visto, poi una volta in Australia dovrai avere le giuste dritte su come cercare lavoro, trovare una casa e così via. Avrai bisogno dei giusti consigli e di qualcuno che ti aiuti nel perseguire i tuoi scopi nel miglior modo possibile. Portale Australia può aiutarti in tutto questo e in molto altro ancora! Visita la pagina del nostro progetto Australia per scoprire tutti i servizi che possiamo offrirti e non esitare a contattarci per qualsiasi informazione cliccando il banner qui sotto o chiamaci telefonicamente al +39 389 252 7751 se sei in Italia o al +61 479 127 068 se sei in Australia!

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Tornando nel mondo delle possibilità, quali motivazioni possono essere a favore dell’ingresso dell’Australia nell’Unione Europea?

Se si dovessero elencare i motivi e i vantaggi a favore dell’ingresso dell’Australia nell’Unione Europea, questi sarebbero:

  • L’Australia ha combattuto in due guerre mondiali sul suolo europeo e sarebbe sicuramente pronta a schierare nuovamente i suoi soldati al fianco del vecchio continente, in ogni situazione e in qualsiasi momento. Le forze armate australiane operano sul principio: “se c’è qualche zuffa, noi vogliamo partecipare!”. Impedire all’Australia di combattere le guerre di altre persone sarebbe a nostro rischio e pericolo;
  • L’Europa si trova ad affrontare una crisi di rifugiati che non arrivava a questi livelli dai tempi della prima guerra mondiale. L’Australia ha la soluzione perfetta: essere presa in considerazione nella risoluzione di questo problema;
  • Il fatto di aver partecipato all’Eurovision Song Contest ha avuto un valore per gli Australiani. Le performances di Guy Sebastian nel 2015 e di Dami Im nel 2016 hanno fatto credere agli australiani che partecipare all’Eurovision avesse un significato: solo le nazioni europee partecipano a questa gara. Il significato dell’Eurovision secondo alcuni va ben oltre una semplice competizione canora: si tratta di un elemento di unione all’interno dell’Europa, forse ben più potente della stabilità conferita dalla NATO.
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Dami Im e la sua incredibile performance all’Eurovision Song Contest del 2016.


Australia nell’Unione Europea: quali vantaggi diplomatici potrebbe comportare?

L’Australia potrebbe essere un buon punto di contatto con l’Asia… o forse no?

Il Paese dovrebbe avere un eccellente rapporto con la Cina, così come con la Malesia, Singapore e l’Indonesia.

L’Australia dovrebbe anche avere un buon rapporto con il Giappone. Ma forse questo non è più vero dopo il mega contratto con i francesi per l’acquisto dei sottomarini, dopo aver battuto il Giappone nella gara d’appalto.

Forse è più sicuro dire che l’Australia ha una buona relazione con l’India. Ma anche questa informazione potrebbe essere messa in dubbio dopo l’ultima sconfitta a cricket.

Allora si può dire che l’Australia ha un buon rapporto con il Taiwan? In realtà avere un buon rapporto con la Cina e con il Taiwan contemporaneamente forse è impossibile.

Per fare un riassunto, forse l’Australia non è un buon punto di contatto con l’Asia vista l’assenza di rapporti diplomatici solidi.

Almeno si può dire che ci sia una buona relazione con la Nuova Zelanda, visto che i Kiwis battono regolarmente l’Australia a cricket.

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Le relazioni diplomatiche e commerciali tra Australia e Asia possono essere una risorsa allettante per l’Europa oppure no?


Australia nell’Unione Europea: per oggi un sogno, domani chissà

Per il momento l’ingresso dell’Australia nell’Unione Europea sembra essere più un sogno che una vera possibilità. Forse l’unico punto a favore è la partecipazione all’Eurovision Song Contest degli ultimi due anni, e come puoi immaginare si tratta di una motivazione ben poco solida.

Se fosse possibile l’ingresso dell’Australia nell’Unione Europea sarebbero evidenti i vantaggi per gli italiani interessati a cominciare una nuova vita Down Under. Non sarebbero sicuramente necessarie tutte le procedure odierne per l’ottenimento del visto.

Ma non disperare, l’ultima parola non è mai detta!

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Comments
  • Pete

    Antonino, il tuo blog è una storia di successo e le tue indicazioni sono sempre preziose, ma sull’Unione Europea lascia esprimere altri. L’Unione ha portato talmente tanti vantaggi e prospettive che sempre più persone vogliono abbandonarla per gli USA, l’Asia, il Sud America e l’Australia. La facilità di circolazione delle persone è l’aspetto che conta meno; ad oggi, se uno ha un progetto serio, trasferirsi in tutto il mondo è fattibile, e tu ne sei la testimonianza vivente. Oppure la circolazione di persone diventa solo uno strumento per il quale un sud-Europa sempre più povero emigra in massa verso il nord per necessità.
    Per le citate vacanze a Positano, i visti turistici sono sempre esistiti e sempre esisteranno. Inoltre, la moneta unica e le regole europee non portano nessun beneficio, se non (per ora e solo marginalmente) ad alcuni Stati del Nord-Europa; questo è un fatto accertato nella letteratura scientifica economica. L’Unione è l’unico blocco mondiale di paesi ancora bloccato nella recessione o nella stagnazione figlie della crisi del 2007, e questo perché regolata da meccanismi disfunzionali e da regole di politica economica folli. Fidati, l’Australia e gli australiani stanno benissimo così, non c’è bisogno si unirsi a una squadra perdente come l’Unione Europea.

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