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Queensland

Lo stato del Queensland è ricco di paesaggi naturalistici e spiagge mozzafiato ma soprattutto contiene lo splendido scenario della barriera corallina, spettacolo unico in tutto il pianeta.

Oltre a questa introduzione vi lascio dei link di approfondimento :

Il Queensland è il secondo stato più esteso dell’Australia e offre tantissime destinazioni di vacanza idilliache. Una miriade di isole, isolotti e atolli sono disseminati lungo i supo 6973 km di costal. La Grande Barriera Corallina permette di dedicarsi a sport come le immersioni sportive, e ci sono 2000 specie di pesci, dugonghi (mammifero simile in parte al lamantino), tartarughe e lunghe estensioni di coralli, tutti protette come patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Al contrario, la parte occidentale del paese arido e caldo offre ai propri visitatori la possibilità di vivere esperienze uniche nell’outback australiano, in città come Winton, fondata da coloro che partirono in spedizione per cercare  Burke e Wills ritenuti dispersi. Winton ricopre un ruolo speciale nel folklore australiano come luogo di Dagworth, passata alla storia come luogo dove nel 1895 Banjo Paterson ha scritto “Waltzing Matilda”, ballata simbolo della musica australiana.

Storia del Queensland

I primi esploratori a scoprire le spiagge del Queensland non furono inglesi come per il resto dell’isola ma olandesi, francesi e portoghesi. La prima città ad essere fondata fu Brisbane che oggi né è il centro urbano principale. Il Capitano James Cook  e il suo equipaggio sono stati i primi europei a toccare inaspettatamente le coste del Queensland dopo che si erano arenati nella barriera vicino Cape Tribulation nel 1770.

La colonizzazione europea del Queensland è avvenuta relativamente in ritardo, se comparata con il resto dell’Australia.

Nel 1824 venne costruita una colonia penale vicino Moreton Bay per provvedere ai prigionieri più difficili da trattare provenienti dalle prigioni più a sud, ma dopo un anno di resistenza notevole da parte delle popolazioni aborigene, il posto è  stato abbandonato e ricostruito da capo nella stessa zona in cui oggi sorge Brisbane.

Quando partire per il Queensland

A seconda di cosa volete visitare ogni stagione è buona per visitare questo territorio. Le temperature sono sempre piuttosto miti con tassi di umidità molto alti durante l’estate, in particolare durante il mese di Gennaio. Giugno è probabilmente il mese con il clima più mite: le temperature durante il giorno sono tiepide e le notti sono piuttosto fresche. Un bellissimo spettacolo è scoprire l’Australia durante la primavera che ha il suo culmine nel mese di settembre. 

Cosa troverete in Queensland

Il Queensland è famoso per la vastità dei paesaggi che si susseguono per il suo territorio. Il più importante di essi è la famosissima Barriera corallina esteso per più di 2000 chilometri lungo l’oceano: qui potrete andare alla scoperta dei fondali più belli del pianete e di alcune delle isole più selvagge e incontaminate del mondo. Amate da tutti i surfisti del mondo le spiagge del Queensland sono un’altra delle migliori attrattive dello Stato: dalle spiagge cittadine a quelle baie più remote, ovunque vi girerete, avrete soltanto l’imbarazzo della scelta.

Se non avete mai preso in mano una tavola da surf, questo è il posto giusto per iniziare. 

Due terzi del Queensland si estende lungo il Tropico del Capricorno. Nel monsonico lontano nord, i turisti possono avventurarsi in magnifiche quanto antiche foreste pluviali, come quelle del Daintree National Park, dove potranno anche trovare sollievo al caldo australiano nel fresco di luoghi come Mossman Gorge cosparso di sassi.

A sud di Brisbane c’è la famosa Gold Coast. Con  più canali di Venezia e 300 giorni di sole splendente ogni anno, è il posto perfetto per divertirsi in lunghe nuotate e in audace surfing. In questa zona i parchi a tema vi lasceranno senza parole per la loro bellezza, mentre nelle zone interne, paradisi color verde smeraldo permetterà ai turisti di lasciarsi coccolare da viste mozzafiato intervallate tra le cascate e gli alberi delle foreste pluviali.

Trasporti in Queensland

L‘aeroporto principale del Queensland è quello che serve la città di Brisbane, coadiuvato dagli aeroporti di Cairns e Gold Coast anch’essi con scali internazionali. Se non volete spostarvi in aereo potete optare per gli autobus statali o intestatali o per la linea ferroviaria che collega tutte le principali città del Queensland  con le altre città australiane.

Se avete affittato un auto e siete pronti per un viaggio in completa autonomia ricordatevi che alcune zone del Queensland, come quelle dell’Outback, sono piuttosto remote e abbandonate. In queste zone la condizione delle strade potrebbe lasciare a desiderare: informatevi sempre sul percorso migliore e più sicuro prima di muovervi. 

Queensland in cifre

Negli ultimi anni il Queensland è riuscito a scrollarsi di dosso la reputazione non ben accettata di luogo remoto. Questo stato infatti sta diventando velocemente un punto di riferimento per il resto del Paese, con tutte le sue incredibili ricchezze naturali e uno stile di vita tranquillo e rilassante, il tutto condito da un clima praticamente perfetto.

Popolazione 4.332.737
Superficie totale 1.722.000 kmq
Persone per kmq 2,3
Greggi di bovini e ovini per kmq 12
Lunghezza della costa 6973 km
Numero di isole 1955
Fiume più lungo Flinders River (840 km)
Lago più esteso Lake Dalrymple (dam), 220 kmq
Montagna più alta Mount Bartle Frere (1622 m), Wooroonooran National Park
Cascata più alta Wallaman Falls (305 m), Girringun (Lunholtz) National Park
Città più alta Ravenshoe (930 m)
Luogo più caldo Cloncurry (media di 37°C in estate)
Luogo più fresco Stanthorpe (46 giorni all’anno con una temperatura sotto lo 0°C)
Luogo più umido Tully ha circa 4300 mm di pioggia all’anno, comprovati da uno stivale di gomma gigante.
Città più assolata Townsville (media di 300 giorni soleggiati all’anno)
Città più remota Birdsville
Settori industriali più sviluppati Canna da zucchero e miniere
Personaggi locali più famosi Steve Irwin, il cacciatore di coccodrilli (deceduto)
Numero di “big things” 39
Spiaggia più bella Whitehaven Beach, Whitsunday Island
Birra locale XXXX


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L’outback del Queensland

L’outback australiano è un territorio molto esteso della parte centrale dell’Australia che attraversa diversi stati. In questo articolo vi riporto le località più importanti della parte dell’outback appartenente al territorio del Queensland. Superata la Great Dividing Range, la catena montuosa che domina le Snowy Mountains vi ritroverete nelle profonde terre rosse dell’outback australiano, lontane migliaia di chilometri dai principali centri abitati e, proprio per questo, ricche di fascino e magia.

Mt. Isa e Charleville

Prima tappa del vostro viaggio nella zona occidentale del Queensland potrebbe essere la remotissima località di Mt Isa, dove potrete ammirare un tramonto talmente bello da mozzare il fiato. Riconoscerete gli ambienti del famosissimo Mr. Crocodile Dundee, attraversando la Barkly Highway, che vi condurrà verso la cittadina di Charleville, a poco meno di 800 chilometri da Brisbane. Se siete amanti dei cieli stellati non mancate una visita al Cosmos Centre che vi permetterà di esplorare il cielo notturno della zona.

Lark Quarry Dinosaur Trackways

Channel Country

Se volete fotografare il vero outback che si espande a perdita d’occhio con la sua distesa di altopiani di sabbia rossiccia e la vegetazione sporadica, dovete recarvi a Channel Country, regione estremamente arida e quasi completamente assente di qualsiasi tipo di insediamento.

Gli appassionati di preistoria e dinosauri troveranno molti siti di interesse in questa zona, come il Lark Quarry Dinosaur Trackways e l’Australian Age of Dinosaurs. La zona infatti era popolata da un branco di dinosauri di piccola taglia, che quasi 100 milioni di anni fa vennero messi in fuga da un grande predatore lasciando grandi orme, ormai fossilizzate, sul terreno.

Consigli utili

Se avete intenzione di programmare un viaggio in queste regioni, dovrete tenere a mente  alcuni piccoli dettagli. Ormai anche queste zone si sono attrezzate per il transito di lavoratori e turisti, ma più ci si allontana dalla grandi autostrade che percorrono la zona, più i servizi cominciano a scarseggiare. Se avete deciso di addentrarvi nell’outback più remoto dovrete essere abbondantemente preparati a tutto ciò di cui potrete avere bisogno durante il viaggio. Benzina, pezzi di ricambio e acqua potabile: non rimanete  mai senza e ricordatevi sempre che le distanze tra un centro e l’altro, soprattutto in queste zone, possono essere veramente ragguardevoli.

Tir sulla Barkly Highway

Se volete visitare queste zone inoltre, sono sconsigliati il periodo della caldissima estate australiana, da novembre in poi, quando le temperature raggiungono in queste zone delle vette difficilmente tollerabili. Meglio programmare il viaggio per l’inverno o l’autunno, da aprile a ottobre, quando le temperature, sia di giorno sia di notte, sono decisamente più sopportabili.

Per godere appieno dell’atmosfera che l’Outback può regalarvi scegliete di passare qualche giorno in una cattle station, ovvero uno dei grandi allevamenti di bestiame della zona che permettono ai turisti di pernottare e scoprire la vita quotidiana di queste immense fattorie.

Cattle Station

Quando si parla di outback australiano spesso automaticamente ci si riferisce anche alle enormi cattle station, vale a dire i ranch caratteristici di questi territori. Caratteristici al punto che per molti l’outback stesso è sinonimo di vita e lavoro in una cattle station. Ovviamente le cose non stanno esattamente così ma di certo le cattle station sono una parte molto importante e rilevante dell’outback, per questo ci sembra opportuno parlarne un poco. Tanto per cominciare i ranch australiani sono, allo stato attuale elle cose, le fattorie più grandi del mondo, basti pensare che alcune cattle station sono più grandi di alcuni stati europei. La Anna Creek Station ad esempio copre 34,000 chilometri quadrati mentre il Belgio è grande “appena” 30,000 e il più grande ranch americano soltanto 6,000.

Perché queste enormi dimensioni

Molte delle cattle station australiane si trovano nelle regioni settentrionali e centrali del continente ma, dal momento che l’Australia è un continente sostanzialmente secco e caratterizzato da scarsa vegetazione, è necessario molto terreno per mantenere in vita grosse mandrie di bestiame. Il metodo di allevare il bestiame in Australia può risultare molto strano per un europeo, nella terra dei canguri infatti le mandrie crescono solitamente allo stato brado, senza alcun contatto con gli esseri umani, si nutrano principalmente di erba e di rado hanno bisogno di trattamenti chimici. La differenza si nota quando addentate una bistecca che viene da Kimberley…

Come funziona una cattle station australiana

Le dimensioni e l’isolamento delle cattle station australiane ne determinano lo stile di vita. Spesso l’insediamento umano più vicino è raggiungibile solo in macchina e la maggior parte delle fattorie ha una piccola pista d’atterraggio dove gli aerei postali regolarmente consegnano la corrispondenza e i rifornimenti con regolarità. I bambini non vanno a scuola o meglio: la loro scuola è la cosiddetta “School of the air“, attraverso la radio. Oggi i computer e i satelliti hanno rimpiazzato in buona parte questo medium ma la School of the air esiste ancora. Per le emergenze mediche estste la Royal Flying Doctor Service (RFDS). L’ombelico del mondo di ogni station è l’homesetad, l’edificio principale in cui vive il capo, circondato da capannoni, macchinari, alloggi per i dipendenti, orti, giardini e molto altro. Ma l’aspetto più importante della vita in una cattle station è sicuramente che, non appena vi mettete piede, diventate parte di un team molto unito. Qui tutti condividono le responsabilità e le fatiche facendo affidamento l’uno sull’altro, si lavora sodo dalla mattina al tramonto e per buona parte dell’anno.

Il clima e le attività

La parte nord ell’Australia, dove si trovano la maggior parte delle cattle station del continente, ha un clima che distingue una stagione umida da una secca. Quest’ultima è il momento adatto per il raccolto e duqnue le giornate lavorative sono molto lunghe e intense. A causa del carattere aspro della natura dell’outback australiano, buona parte del raccolto viene fatta a cavallo anche se sempre più cattle station si servono di elicotteri e motociclette come coadiuvante; i cavalli infatti sono indispensabili per le operazioni di una fattoria di larghe dimensioni. Questo aspetto è forse quello che attrae la maggior parte dei curiosi a tentare la vita in una cattle station dove possono provare l’ebrezza di diventare un cowboy o una cowgirl. Molte delle attività di raccolto si svolgono lontano dall’homestead e spesso non c’è tempo per tornare a casa alla fine di ogni giornata lavorativa ( del resto non molti lo vorrebbero, viste le condizioni accidentate delle strade) e così l’intera forza lavoro si sposta in massa nei luoghi in cui si raccoglie.

Si creano dei veri e propri campi in cui i lavoratori trascorrono anche settimane passando le serate attorno al fuoco e dormendo a terra o in dei sacchi a pelo. Potrebbe sembrare una cosa romantica ma in realtà si tratta di un lavoro molto duro per uomini, donne e cavalli: si comincia prima dell’alba e spesso si continua fino a dopo il tramonto e non ci sono week end o feste pubbliche. Per quanto riguarda la cura del bestiame invece, è necessario innanzitutto radunarlo e poi separare gli animali da svezzare da quelli da vendere. Bisogna marchiarli, il veterinario deve visitarli e, se necessario, trattarli e infine devono essere caricati sui tir o rimandati indietro nelle migliaia di ettari che hanno a disposizione come pascolo. Potrebbe essere necessario ferrare i cavalli e i veicoli hanno bisogno di manutenzione.

Qualcuno poi dovrà pur prendersi la briga di nutrire tutti gli esseri umani che gravitano intorno a queste attività; pochi dissentiranno se diciamo che la cucina è uno degli impieghi più cruciali in qualunque cattle station australiana. Per riassumere il tutto, la vita in una fattoria australiana è fatta di lavoro, lavoro e poi ancora lavoro, niente di così affascinante e romantico come vogliono far credere alcuni show commerciali. Nonostante ciò, a dispetto delle lunghe e dure giornate lavorative e della misera paga, se parlate alla gente che lavora nelle cattle station vi dirà che è una vita dura ma che non vorrebbero viverla in nessun altra maniera. Se vi state chiedendo perché, potete sempre sperimentarla.

Queensland settentrionale

Anche la parte settentrionale dello stato del Queensland presenta tantissime attrattive dal punto di vista naturalistico e non che vale la pena approfondire.

Da Port Douglas a Cooktown

Il viaggio alla scoperta della costa più settentrionale del Queensland parte da Port Douglas, una piccola e deliziosa cittadina nei pressi della quale potrete visitare il Daintree National Park, uno dei regni della foresta pluviale riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.

In queste terre sono conservati alcuni dei più bei boschi di eucalipto e foreste di mangrovia nei quali sono concentrati un gran numero di specie animali e vegetali. La superficie di tutto il parco non copre nemmeno lo 0,01% dell’intero territorio australiano ma al suo interno abitano quasi il 40% dei mammiferi del continente e oltre il 60% di felci. Appare chiaro come gli appassionati naturalisti non possono perdere questa occasione.

Lizard Island

Proseguendo verso nord fermatevi a Cooktown, piccola ma importante cittadina della zona. Il suo nome è un tributo al capitano James Cook che qui rimase per ben 50 giorni costretto a riparare la sua nave che aveva subito dei danni in questi fondali. A lui è dedicata la statua in bronzo all’interno del Bicentennial Park. Da non perdere anche una visita a Grassy Hill, punto panoramico a 160 metri sul livello del mare da dove si apprezza l’intero panorama della zona.

Le isole

Ecco che si giunge, proseguendo verso la zona settentrionale della penisola la bellissima Lizard Island, patrimonio della Grande Barriera Corallina. Per ammirarla in tutto il suo splendore salite a Cook’s Look a quasi 400 metri di altitudine. Per alloggiare sull’isola potrete scegliere tra il costoso Resort che sorge al suo interno o i più economici campeggi.

Se invece volete stare per una notte in una vera e propria isola deserta scegliete una delle Hope Island attrezzate con campeggi per ospitare gli ospiti più avventurosi.

Great Dividing Range

Great Dividing Range

Continuando nel vostro percorso arriverete fino alla punta più settentrionale dove sorge Cape York con la penisola omonima attraversata dalla Great Dividing Range caratterizzata dalle palme che crescono sulle spiagge e l’interno occupato dalla foresta pluviale. Se potete evitate il periodo delle piogge da novembre a marzo scegliendo invece la stagione più secca, verso il mese di giugno, dove troverete un clima più piacevole con serate piuttosto fresche.

Altro punto fermo dell’itinerario lungo il Queensland settentrionale è la visita al Lakefield National Park pieno di lagune spettacolari. Data la sua grande estensione potrete riconoscere all’interno del parco molti dei paesaggi tipici della natura australiana: dalle zone pluviali tropicali alle pianure più aride che sono da preambolo alle praterie che si disperdono a vista d’occhio.

Post del forum sul Queensland

 

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